Scuola e nuovo DPCM Draghi, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è intervenuto come ospite di Rainews24. Naturalmente si è parlato delle nuove misure anti Covid previste nel nuovo Decreto del Presidente del Consiglio, di chiusura scuole e di didattica a distanza. Il ministro ha voluto fare delle opportune precisazioni.
Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: ‘La scuola non chiude, non ha mai chiuso, gli insegnanti sono sempre stati presenti’
“La scuola non chiude, non ha mai chiuso – ha dichiarato il ministro dell’Istruzione – Gli insegnanti sono sempre stati presenti. La parola Dad non mi piace, non è didattica a distanza ma di avvicinamento e la facciamo solo in situazioni estreme.’
‘Ora dobbiamo passare la piena dell’emergenza – ha spiegato Bianchi sottolineando come sia in atto un rapidissimo aumento di contagi derivanti dalla variante inglese, contagi che stanno colpendo anche i nostri ragazzi. ‘Dobbiamo metterli in sicurezza – ha precisato il ministro – Nelle zone rosse abbiamo ristretto moltissimo, ma non sono le scuole ad essere chiuse, è tutto il Paese che deve fermarsi. Noi siamo qui, sempre in collegamento con i nostri studenti’.
Calendario scolastico allungato? Bianchi: ‘Non si tratta di ore ma di contenuti’
Altra questione particolarmente scottante è quella riguardante il possibile allungamento del calendario scolastico. Bianchi ha voluto precisare che si sta lavorando in merito ad un ‘potenziamento’: ‘Non si tratta di ore ma di contenuti. Vanno visti persona per persona. I nostri studenti sono persone in una fase delicata, di formazione. Stiamo valutando le condizioni dei singoli a partire da chi ha più difficoltà . La sfida davanti a noi – ha concluso Bianchi – è quella di riaprire una scuola nuova che non lasci indietro nessuno’.