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A proposito della prossima Riforma pensioni si torna a parlare dell’ipotesi Quota 92. Una proposta di cui si è già discusso in passato e che potrebbe, però, rivolgersi soltanto ad alcune categorie di lavoratori. Vediamo come funziona e a chi potrebbe essere destinata.

Ipotesi Quota 92: cos’è e come funziona

Dopo che a parlarne lo scorso ottobre era stato il senatore Tommaso Nannicini, Quota 92 è stata attualmente portata alla ribalta anche dal capogruppo del Pd Graziano Delrio.

Questa nuova misura di anticipo pensionistico, che dovrebbe andare a sostituire Quota 100 alla sua scadenza, prevede l’uscita da mondo del lavoro con:

  • 30 anni di contributi;
  • 62 anni di età.

Quota 92 sarebbe, però, destinata soltanto a determinate categorie di lavoratori. Vediamo quali.

A chi si rivolge

Stando a quanto affermato dal capogruppo del Pd Graziano Delrio, Quota 92 avrebbe l’obiettivo di aiutare le fasce più fragili dei lavoratori, tra cui anche donne e usuranti.

“Per un’Italia più giusta, allo scadere di Quota 100, introduciamo Quota 92 che aiuti donne e lavoratori impegnati in lavori usuranti. Diamo maggiori garanzie ai giovani. Anche così si esce dalla crisi”.

Tale proposta comporterebbe, però, alcune penalizzazioni sull’importo dell’assegno.

Anche se infatti il capogruppo democratico non è sceso nei dettagli, è possibile ipotizzare che la misura possa determinare un taglio ben superiore a quello imposto a chi attualmente decide di andare in pensione con Quota 100.