Scuole chiuse e DAD, ecco cosa potrebbe succedere dall'8 marzo con il nuovo DPCM

Chiusura scuole e didattica a distanza. Cosa potrebbe succedere da domani, lunedì 8 marzo 2021, nelle scuole italiane per effetto delle nuove norme restrittive contenute nel DPCM Draghi? Un’analisi del noto portale ‘Tuttoscuola’ ha ipotizzato uno scenario, quello secondo cui nove studenti su 10 rischierebbero la DAD.

Chiusura scuole e DAD, ‘Tuttoscuola’: oltre il 90 per cento degli studenti potrebbe passare alla didattica a distanza

Tuttoscuola‘ ha esaminato i dati della Fondazione Gimbe: ne è emerso che, nei prossimi giorni, il 90,1 per cento degli alunni delle scuole statali e paritarie italiane potrebbe finire in didattica a distanza. In buona sostanza, 7,6 milioni di ragazzi (su 8.506.000) resterebbero a casa. Il calcolo è stato effettuato tenendo presente il nuovo provvedimento che dispone la chiusura delle scuole nelle aree con più di 250 contagi settimanali su 100mila abitanti.

La situazione nelle Regioni

Veneto, Piemonte e Lazio potrebbero essere le prossime Regioni a chiudere completamente gli istituti scolastici ma anche l’Emilia Romagna e la Toscana. Le uniche regioni che attualmente potrebbero ‘salvarsi’ dalla chiusura totale sarebbero la Sicilia, la Valle d’Aosta e la Sardegna.
In totale, sarebbero solamente 838.712 (9,9%) gli alunni che potrebbero continuare le lezioni in presenza a scuola mentre ben 7.668.053 (90,1%) passerebbero in DAD, con la consueta alternanza del 50% per gli studenti delle superiori nelle regioni in cui è consentito.

Con riferimento ai diversi settori scolastici, 158.097 bambini delle scuole dell’infanzia (l’11,3%) potrebbero continuare le lezioni in presenza oltre a 287.948 alunni della primaria (l’11%), a 191.336 alunni della scuola secondaria di I grado (l’11,2%) e, parzialmente in alternanza al 50%, 201.331 studenti delle superiori (il 7,2%).