AstraZeneca, docente di Torino racconta: 'Avevo già il braccio scoperto, poi il 'fermi tutti''
AstraZeneca, docente di Torino racconta: 'Avevo già il braccio scoperto, poi il 'fermi tutti''

Vaccino AstraZeneca, non si placano le polemiche in merito ai casi di morte sospette che potrebbero essere legati alla somministrazione del siero. Il quotidiano ‘La Stampa’, oggi, lunedì 15 marzo 2021, ha riportato la testimonianza di una docente che, ieri, si apprestava ad essere vaccinata presso uno dei nuovi hot spot predisposti nella città di Torino.

Vaccino AstraZeneca, il racconto di un’insegnante di Torino

La docente ha raccontato la propria esperienza al quotidiano torinese. Ha dichiarato di essersi presentata con uno stato d’animo sereno alla vaccinazione, in quanto ampiamente fiduciosa nella scienza. Laura, questo il nome dell’insegnante, è stata fatta sedere, era tutto pronto per la vaccinazione.

‘Avevo già scoperto la spalla, quando è entrato un infermiere e ha detto di frenare tutto. Ho pensato: Oddio che sta capitando? – ha raccontato a ‘La Stampa’ – Poi hanno spiegato che c’era stato un altro decesso, che forse si sospendeva tutto. Che bisognava aspettare’. Poi si è appreso della notizia del povero docente di Biella deceduto all’indomani della somministrazione del vaccino, sembrava una fake news, di quelle messe su Internet solo per generare allarmismo.

Invece no. La situazione comincia a farsi difficile in quanto bisognava aspettare notizie più precise dall’Unità di Crisi: nello stesso tempo bisognava tranquillizzare chi ormai era pronto a vaccinarsi ma anche chi stava aspettando il proprio turno e iniziava a spazientirsi per il ritardo. 

‘Non so dire quante persone fossero già nei box con le braccia scoperte, poi lo stop: vi ricontatteremo’

‘Non so dire quanta gente ci fosse nei box con le braccia scoperte – ha raccontato Laura a ‘La Stampa’ – So soltanto che lì fuori c’erano parecchie persone. Eravamo prenotati: tutti insegnanti, tutta gente che ha a che vedere con il mondo della scuola’. Poi un medico conferma la notizia, tutto bloccato, ci si riveste, tutto rimandato. Le ragazze alla reception che chiedono il nome seguito da un ‘La ricontattiamo noi al più presto. Scusate, non dipende da noi’. Laura e gli altri insegnanti saranno ricontattati al più presto, in attesa che si faccia maggior chiarezza.