Pensionate
Pensionate

Tra le tante tematiche direttamente connesse all’attuale sistema previdenziale vi è anche la questione relativa alla pensione donne. Quali sono, ad oggi, tutte le modalità di uscita disponibili e considerate agevolate per le lavoratrici?

Pensione donne: tutto quello che c’è da sapere

Tra i trattamenti pensionistici definiti agevolati destinati alle donne attualmente vi sono:

  • Opzione donna;
  • pensione anticipata;
  • pensione di vecchiaia anticipata.

Vediamo subito cosa prevede ciascuna misura e quali sono i requisiti per beneficiarne.

Opzione donna

Attualmente Opzione donna è una misura sperimentale che permette l’uscita dal mondo del lavoro con 58 anni di età (59 le autonome) e 35 di contributi versati. In cambio dello ‘sconto’ è, però, previsto il calcolo dell’assegno con il sistema contributivo puro.

Pensione anticipata per le donne

Ad oggi, la pensione anticipata ordinaria può essere ottenuta dalle donne con il raggiungimento di almeno 41 anni e 10 mesi di contributi. Nel caso dei lavoratori precoci il requisito si abbassa ulteriormente fino ai 41 anni di contribuzione, sia nel caso delle donne che degli uomini.

Pensione di vecchiaia anticipata

In alcuni casi è, inoltre, possibile per le donne ottenere uno ‘sconto’ più significativo sui requisiti relativi alla pensione di vecchiaia.

Si tratta delle lavoratrici dipendenti del settore privato che presentano un’invalidità riconosciuta pari almeno all’80%. In queste circostanze si può, infatti, andare in pensione con 20 anni di contributi e 56 anni di età.

Altre misure disponibili

Non bisogna, infine, dimenticare che anche le lavoratrici aventi diritto possono al momento usufruire dell’Ape sociale, con una riduzione del requisito contributivo previsto pari ad un anno per ogni figlio, sino ad un massimo di due.