A partire dal 15 marzo è tornata la DAD in gran parte delle scuole italiane, tranne eccezioni. Un atto dovuto visto il preoccupante andamento della pandemia da Covid-19 in Italia a un anno dal lockdown che ha radicalmente cambiato la quotidianità delle nostre vite. Sono circa 7 milioni gli studenti che sono tornati a seguire le lezioni da casa: otto su dieci.
Scuola italiana di nuovo in DAD
La scuola italiana torna alla didattica a distanza a causa del preoccupante aumento dei contagi da coronavirus nella maggior parte dello stivale. Sono 6,9 milioni gli alunni tornati a studiare a distanza, la scorsa settimana erano 5,7 milioni. Quasi tutte le scuole sono chiuse in sedici regioni su venti. Gli alunni costretti a rimanere a casa sono aumentati di 1,2 milioni dunque.
Astrazeneca sospeso in Italia
Parlando di Covid-19, si rende noto come l’AIFA abbia ufficialmente vietato ulteriori somministrazioni di vaccino Astrazeneca per il nostro paese. Tale decisione è stata presa in linea con quanto disposto da altri stati membri dell’Unione Europea come Danimarca, Francia e Germania. L’AIFA ha annunciato che sono in corso ulteriori approfondimenti e che “in coordinamento con Ema e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione”.
E i concorsi?
Se al momento tutta la scuola italiana (o quasi) è tornata alla DAD, quale futuro per i docenti precari o gli aspiranti itali? Nonostante il concorso straordinario sia terminato, rimangono da svolgere altri concorsi pubblicati su Gazzetta Ufficiale durante il ministero di Lucia Azzolina: l’ordinario infanzia/prima, il concorso secondario I e II grado e la procedura d’abilitazione.
Vista la pandemia in atto è tutto sospeso a tempo indeterminato. In tali condizioni è possibile affermare con una certa sicurezza che non ci sarà il tempo per la conclusione delle prove ordinarie per la fine dell’estate. Il senatore Mario Pittoni ha dichiarato, riguardo la problematica, che sia “materialmente impossibile che tali concorsi si concludano in tempo utile” e che “non produrrebbe alcun effetto positivo sul prossimo anno scolastico procedere subito con i concorsi ordinari per primaria, infanzia e secondaria”.
Si parla attualmente di stabilizzazione temporanea. Solo proposte, solo teorie al momento, nulla di certo. Il ministro Renato Brunetta, riguardo i concorsi lavorativi in generale, ha tuttavia annunciato di essere al lavoro un maxi piano per le assunzioni in PA. Esso dovrebbe consistere in una serie di concorsi pubblici; l’idea è quella di bandirli nei prossimi tre/quattro anni dopo l’uscita di almeno 300.000 lavoratori destinati alla pensione. Anche in questo caso ancora nulla di ufficializzato. Si attendono ulteriori aggiornamenti.