Università: il risultato del test d’ingresso svela il possibile rendimento futuro degli studenti. Qual è la connessione tra i due fattori?
La relazione tra quiz e carriera universitaria
Secondo un report presentato negli scorsi mesi dal Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso (CISIA) , esisterebbe una relazione tra il risultato dei test d’ingresso e il rendimento di ciascuno studente.
In linea generale questo studio mette in evidenza come, nella maggior parte dei casi, ad un punteggio basso nei test corrispondano pochi crediti durante la carriera accademica.
Il report, come ha riportato anche Il Sole 24 Ore, si sofferma sulla cosiddetta ‘valenza predittiva’ delle prove di accesso ad alcune facoltà a numero chiuso.
In particolare, lo studio ha preso in considerazione i test svolti online di Ingegneria ed Economia e statistica nel 2016/17.
Università: cosa svela il risultato del test d’ingresso?
Ciò che emerge in maniera molto evidente, sia nel caso di Ingegneria che in quello di Economia e statistica, è che:
- le matricole che hanno preso al test un punteggio superiore a 24 riescono in generale a raggiungere i 40 crediti durante il primo anno;
- chi, invece, totalizza meno punti, nello stesso periodo, rischia di non ottenere nemmeno 20 crediti, pregiudicando così la propria carriera.
È possibile, quindi, concludere che i dati emersi sono senza dubbi fondamentali per le Università anche al fine di rivedere le proprie politiche di orientamento. Predisponendo eventuali percorsi di recupero per gli studenti con esiti bassi ai test d’ingresso.