Il decreto Sostegni, atteso in Consiglio dei ministri domani 19 marzo, dovrebbe contenere anche il condono delle cartelle esattoriali. Si tratta di u n provvedimento molto atteso, che potrebbe cancellare automaticamente molti dei debiti affidati all’agente di riscossione tra il 2000 e il 2015.
Condono cartelle fiscali: per chi?
L’ipotesi più accreditata al momento, riferisce Il Sole 24 Ore, è che le cartelle fiscali interessate dal condono siano quelle che contengono debiti residui (comprensivi di contestazione iniziale, sanzioni e interessi) fino a 5mila euro.
Condono, cosa deve fare il contribuente?
Cosa dovrà fare il contribuente per vedersi il debito cancellato dal condono? Non dovrà fare nulla. Come detto sopra, la cancellazione sarà automatica.
Ma è probabile che non si riceverà alcuna comunicazione. Per cui il contribuente, per esser certo, dovrà verificare la propria situazione debitoria all’interno dell’area riservata di agenzia Entrate-Riscossione.
Va sottolineato, che gli anni di riferimento del condono non sono quelli in cui è maturato il debito, ma quelli in cui il carico è stato affidato dall’ente impositore alla riscossione (ad esempio, ex Equitalia).