Scuole chiuse e didattica a distanza, niente piano nazionale per i recuperi: ogni scuola dovrà pensarci da sé per quanto riguarda i recuperi degli studenti. Si tratta di una delle novità contenute nel Decreto Sostegni, approvato dal Consiglio dei Ministri.
Scuole chiuse e DAD: ogni istituto scolastico dovrà far da sé per i recuperi
Come riporta il quotidiano economico ‘Italia Oggi’ di sabato 20 marzo 2021, non ci sarà alcun piano nazionale per i recuperi, come inizialmente auspicato dal ministro Patrizio Bianchi: ogni istituto, quindi, dovrà organizzarsi per conto proprio, formulando un progetto che potrà coinvolgere anche soggetti esterni alla scuola.
Novità nel Decreto Sostegni
I 150 milioni di euro stanziati per il finanziamento delle attività extracurriculari della scuola andranno principalmente alle istituzioni delle regioni del centro-Nord. Per le aree più svantaggiate, invece, il governo dirotterà i fondi europei dal PON, il Piano operativo nazionale, 2014-2020. Secondo quanto si legge nella relazione tecnica del decreto legge, ogni scuola dovrebbe ricevere in media circa 45mila euro.
Ogni istituto dovrà, quindi, mettere a punto un piano autonomo, un piano che non preveda ‘solo recuperi di apprendimenti ma anche della vita sociale e di gruppo’. Per ottenere il finanziamento, ogni istituzione scolastica dovrà fare una ‘manifestazione di interesse partecipando a un bando nazionale’. Il piano potrà partire anche in estate: dovrà essere comunque realizzato entro il mese di dicembre 2021.
