Il ministro Bianchi annuncia invio a USR della ripartizione risorse per assunzioni personale Covid

Scuola, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è stato ospite della trasmissione ‘Che tempo che fa’ in onda su Rai 3: il titolare del dicastero di Viale Trastevere ha toccato diversi argomenti, dal Covid alla scuola che verrà a settembre, passando per gli esami di maturità del prossimo mese di giugno.

Patrizio Bianchi in TV: ‘È cambiata la situazione’

Il ministro Bianchi, parlando di didattica a distanza e di studenti costretti a fare lezione da casa a motivo dell’emergenza sanitaria, ha sottolineato come sia ‘cambiata la situazione. Siamo di fronte a quella che si chiama la variante inglese, che ha un carattere diverso dall’anno scorso. Non risparmia infatti i bambini, colpisce le fasce più giovani. Non è vero che la scuola è stata chiusa. La scuola non si è mai fermata. I nostri insegnanti hanno tenuto aperto fino a quando possibile. La Dad è cambiata. La mettiamo a disposizione di tutti’. La scuola ‘non si è mai fermata, i nostri insegnanti hanno tenuto aperto fin tanto che non si è presentato questo nuovo appuntamento un virus che nel frattempo è cambiato. Non accetto l’idea di una scuola bloccata’.

‘Da settembre inizierà un anno costituente’

In merito a quello che sarà il prossimo anno scolastico, Bianchi crede in una possibile svolta: “Da settembre inizierà un anno costituente, dedicato a riportare la scuola al centro del nostro paese”. 

Bianchi su vaccini AstraZeneca per gli insegnanti

E a proposito delle polemiche sui vaccini AstraZeneca, il ministro ha dichiarato: “Credo che sia importante che i nostri insegnanti non solo si sentano tranquilli, ma che siano in grado di tranquillizzare. Chiedo sia portata avanti con grande forza una campagna di vaccinazione che deve essere il segno con cui la scuola partecipa alla vita del paese, dopo di che sia responsabilità di altri decidere quali vaccini. Abbiamo bisogno di tornare ad operare nella totale tranquillità”.

Maturità, Bianchi: ‘Sarà rigorosa e seria’

In merito ai prossimi esami di maturità, Bianchi non ha dubbi: “La maturità sarà seria e rigorosa. Gli esami saranno in presenza per medie e superiori. Chiediamo fin da subito che i ragazzi e i consigli di classe concordino un tema su cui sviluppare un elaborato o un lavoro pratico. Non è una tesina raffazzonata, ci devono mettere 40 giorni. Poi discuteranno il loro lavoro con un esame in presenza. Non è maturità aspettare l’apertura di una busta a occhi chiusi. Questa sarà finalmente una prova di maturità seria e rigorosa, in cui si dimostrerà di essere capaci di portare sul tavolo il proprio lavoro”.