Diplomati magistrale: interrogazione ai ministri Bianchi e Franco

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La questione dei diplomati magistrale torna in Parlamento: c’è da registrare, infatti, un’interrogazione parlamentare presentata dal segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e al ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco.

Diplomati magistrale, interrogazione ai ministri Bianchi e Franco

L’oggetto dell’interrogazione, così come riporta ‘Orizzonte Scuola’, riguarda i numerosi insegnanti che, dopo aver sottoscritto il loro contratto a tempo determinato, non stanno ricevendo, da mesi, lo stipendio loro spettante.

Nell’interrogazione dell’onorevole Fratoianni si legge: gli ‘insegnanti con il diploma magistrale ante 2001, entrati di ruolo con riserva da graduatorie ad esaurimento (Gae), in seguito alla sentenza del Tar che ha escluso gli stessi dalle graduatorie ad esaurimento, stanno vivendo una forte e paradossale situazione di disagio: infatti questi insegnanti per effetto della sentenza hanno perso il ruolo e il cui contratto si è trasformato ex lege a tempo determinato con scadenza al 30 giugno 2021, non stanno più ricevendo lo stipendio a loro spettante. Vogliamo sapere dal ministro dell’Economia e dal ministro dell’Istruzione quali iniziative urgenti intendano intraprendere affinché le criticità trovino immediata soluzione e vengano regolarizzati nel più breve tempo possibile sia il pagamento degli stipendi arretrati che la posizione contrattuale degli insegnanti con il diploma magistrale esclusi dalle Gae per effetto della sentenza del Tar.’

Il vicepresidente della Commissione Cultura della Camera sottolinea come le segreterie stiano riferendo agli insegnanti il fatto che il contratto a tempo determinato venga rifiutato dal sistema NoiPa ‘in quanto non risulta ancora aperta la partita di ruolo’. La Ragioneria dello Stato, d’altro canto, si sarebbe sollevata da qualsiasi responsabilità affermando di aver chiuso la partita di ruolo.

Fratoianni sottolinea la situazione assurda in cui si trovano questi insegnanti che, di fatto, stanno lavorando come dipendenti dello Stato senza però avere alcun contratto e senza, soprattutto, percepire alcuno stipendio. Di fatto, poi, non potranno nemmeno essere riconvocati il prossimo mese di settembre per nuove nomine proprio perché risultano ancora in ruolo, nè potranno chiedere la Naspi, l’indennità di disoccupazione questa estate. ‘Il governo – sollecita l’onorevole Fratoianni – restituisca immediatamente dignità a questi lavoratori e lavoratrici già pesantemente vessati’.

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