L’Italia dovrebbe restare in zona rossa e arancione anche dopo Pasqua. Il piano del governo dovrebbe riguardare soltanto la riapertura delle scuole. Saranno misure strettissime quelle previste per il rientro in classe, secondo quanto pubblicato dal ‘Corriere della Sera’ di oggi, giovedì 25 marzo 2021.
Covid, Italia verso proroga zona rossa e arancione anche dopo Pasqua
Si allontana la possibilità, per le Regioni che presentano una curva contagi in discesa, di tornare in fascia gialla dal 7 aprile. L’orientamento è quello di far rimanere tutti in zona rossa e arancione per ‘non vanificare i sacrifici che stiamo facendo’, ha ribadito il ministro della Salute, Speranza.
Scuola
L’unica novità potrebbe riguardare la riapertura delle scuole in presenza per le materne e le primarie in zona rossa. In questo senso, la nuova collaborazione dell’ex coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, con il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha dato una spinta verso il rientro in classe in presenza.
Ma come verrà organizzata la ripartenza delle scuole? L’ipotesi è quella di un tampone rapido per tutti i bambini (anche nidi e materne) il primo giorno: il test sarà ripetuto ogni settimana. Qualora venisse riscontrata una positività, verrà effettuato il molecolare a tutta la classe: l’obiettivo è quello di creare una sorta di ‘bolla’ per proteggere gli studenti ma anche gli insegnanti, visto che non tutti i docenti saranno già stati vaccinati.
Vaccinazione docenti, uno dei punti chiave
Come ribadito dal premier Draghi, uno dei punti chiave per la riapertura delle scuole è la vaccinazione dei docenti: anche se il ministro Bianchi parla di un 50 per cento di insegnanti vaccinati, ci sono differenze importanti tra le diverse Regioni. C’è chi ha quasi finito come Puglia, Lazio e Campania, c’è chi, invece, è molto indietro: è il caso di Calabria, Sardegna e Liguria.
I sindacati vogliono garanzie sulla sicurezza. Marcello Pacifico (Anief): ‘Mancano i presupposti per mandare in presenza in zona rossa docenti che per il 60 per cento hanno un’età media over 50 e per il 30 per cento over 55’.