Se ne parla da mesi ormai e a sperarlo sono i moltissimi insegnanti precari parcheggiati da anni nelle graduatorie per le supplenze o, nella migliore delle ipotesi, in attesa di ruolo (non si sa quando) dalle graduatorie di merito scaturenti da concorso. Ora le assunzioni per titoli e servizi sembrano più vicine, pur non essendoci ancora niente di ufficiale.
I ‘rumors’ trapelati sembrano infatti andare nella direzione di qualcosa di più certo che può concretizzarsi in pochi mesi.
Va comunque precisato, per evitare fraintendimenti del caso, che le graduatorie per titoli e servizi, se tutto procede come auspicato in maniera spedita, non andrebbero a scavalcare le Gae, laddove non ancora esaurite.
A maggio potrebbe essere pronta la bozza
Sull’argomento ancora non c’è ufficialità ma sembrerebbe che una bozza, avente ad oggetto proprio il reclutamento per titoli e servizi, stia prendendo forma.
A lasciar trapelare la notizia è stata l’Associazione Nazionale Liberi Insegnanti (ANLI), da tempo al fianco degli insegnanti Diplomati Magistrali e di tutto il personale docente precario:
“Da fonti autorevoli del Ministero dell’Istruzione giunge ad ANLI la notizia che la bozza sul reclutamento per titoli e servizi potrebbe vedere la luce entro la fine di maggio.
Ciò detto: restiamo vigili e soprattutto continuiamo a fare pressing, a lottare pacificamente e a vigilare con estrema obiettività!
Chiaramente noi di ANLI non siamo disposti ad accettare “qualsiasi forma di reclutamento per titoli e servizi”, ma solo la vera forma di reclutamento per titoli e servizi, ossia il doppio canale di reclutamento. Altrimenti, la avverseremo!
Ogni giorno continuiamo a lavorare per i docenti precari “schiavi di stato” e lo facciamo sia per i precari ma anche per gli studenti, affinché sia a questi garantita la continuità didattica e dunque una Scuola migliore.”
Graduatoria per titoli e servizi per tutti i precari indistintamente
La graduatoria per titoli e servizi non è ancora chiaro da dove potrebbe scaturire, se da un bando concorsuale o utilizzando, come avanzato su più fronti, le già esistenti Gps, che includono docenti il cui punteggio è stato attribuito sulla base della valutazione dei titoli e sulla base del servizio prestato negli anni.
Quello che però si apprende, è che non si vorrebbero fare distinzioni tra servizi maturati presso scuole statali e servizi svolti in scuole paritarie.