A proposito del tema pensioni docenti è uscito l’ultimo rapporto Eurydice che ha messo in evidenza come nei prossimi 15 anni è atteso un boom di pensionamenti. Analizziamo più da vicino questo fenomeno.
Pensioni docenti
Il rapporto della rete Eurydice, Teachers in Europe: Careers, Development and Well-being, ha messo in evidenza un particolare fenomeno che riguarderà a breve gli insegnanti della scuola secondaria inferiore.
Lo studio, nel concreto, dimostra come più della metà dei docenti italiani andrà in pensione nei prossimi 15 anni.
Ad oggi, infatti, nel nostro Paese solo il 6,4% degli insegnanti ha meno di 35 anni. Un dato decisamente allarmante se si considera la media degli altri stati europei.
All’interno di questa classifica solo Grecia e Portogallo si collocano ancora più in basso dell’Italia, rispettivamente con una percentuale del 4,6% e del 3,4%.
Gli altri dati
Oltre a questi dati, dal rapporto emerge anche che più di un terzo dei docenti europei lavora con contratti a tempo determinato. Situazione che peggiora ulteriormente in riferimento all’Italia (78%), alla Spagna, all’Austria e al Portogallo.
Inoltre, nella maggior parte di questi casi il periodo di lavoro non supera quasi mai la durata temporale di un anno.
In particolare, i settori che risentono di più del fenomeno sono sostanzialmente i seguenti:
- le materie come scienze, tecnologia, ingegneria e matematica;
- le lingue straniere.
Tale tendenza, già allarmante negli ultimi anni, è senza dubbio peggiorata soprattutto dopo il diffondersi del Coronavirus che ha, così, aggiunto un nuovo elemento di vulnerabilità all’interno della scuola.