La mappa mentale e la mappa concettuale sono due strumenti di studio molto utili che aiutano gli studenti a sintetizzare e a memorizzare concetti anche complessi. Al contrario, però, di quanto si possa pensare esse presentano alcune sostanziali differenze. Vediamo subito quali.
Mappa mentale e mappa concettuale a confronto
Si tratta di due strumenti di studio basati sulla rappresentazione visiva dei concetti. Anche se spesso vengono confuse tra loro, di fatto si tratta di due metodi diversi:
- la mappa mentale ha una struttura gerarchica e associativa che fa leva soprattutto sulla memoria visiva degli studenti;
- la mappa concettuale è una rappresentazione grafica delle relazioni esistenti tra i diversi concetti.
È chiaro, quindi, che la mappa concettuale fonda la sua struttura sulla razionalità. Quella mentale, invece, insiste di più sull’elemento creativo, ricorrendo anche all’utilizzo di forme e colori diversi per fissare meglio nella mente degli studenti i concetti più importanti.
Come scegliere il metodo più adatto ad ogni studente
Per quanto sia importante conoscere entrambi gli strumenti di studio, è anche necessario comprendere quale tra questi sia il metodo più adatto per ciascuno studente.
In linea di massima, possiamo dire che la mappa concettuale è efficace soprattutto per sintetizzare i concetti, mentre quella mentale si presta di più alla memorizzazione.
Pertanto, un consiglio utile potrebbe essere quello di sperimentare tutti e due i metodi per capire quale faccia più al caso nostro. Oppure si può decidere di sfruttare entrambi gli strumenti, usando prima la rappresentazione concettuale per il riassunto e poi quella mentale per studiare i concetti.