Scuola, Lorenzo Fioramonti: 'Ecco cosa chiederei ora al ministro dell'Istruzione Bianchi' (Intervista)

Riapertura delle scuole dopo Pasqua, Scuola Informa ha intervistato l’onorevole Lorenzo Fioramonti in merito alla questione riguardante i test salivari ed altre misure da prendere per poter riaprire in sicurezza.

Riapertura delle scuole in sicurezza, Fioramonti: ‘Non esiste la bacchetta magica’

Riapertura delle scuole dopo Pasqua, il premier Draghi vuole riportare in presenza materne e primarie dal 7 aprile: si è parlato di tamponi a tappeto oppure di test salivari. Lei cosa ne pensa?

‘La scuola è fondamentale in presenza – ha esordito l’ex ministro dell’Istruzione Fioramonti – noi vogliamo la scuola in presenza ma in sicurezza. Non esiste la bacchetta magica, non esiste una misura perfetta. Io ho una fatto una ricognizione in diversi Paesi del mondo, tantissime scuole non solo utilizzano i test salivari ma anche gli auto test, i ‘self test’ per le famiglie. Sappiamo che non sono il massimo dell’accuratezza ma meglio di niente. Noi dobbiamo capire che la pandemia non si combatte con una misura soltanto che funziona al 100 per cento, si combatte con più misure che funzionano al 50 per cento: quindi test salivari e auto test.’

Test salivari, sistemi di aereazione nelle scuole

‘Poi sistemi di aereazione nelle scuole – ha proseguito l’onorevole Fioramonti – ma non interventi architettonici che durano 30 anni ma gli apparecchietti nelle aule che costano 300 euro e che consentono una sanificazione continua dell’aria. Servirebbero in tutti gli edifici pubblici, nei cinema, nei teatri, nelle scuole, nelle palestre. Abbattono di oltre il 90 per cento il rischio di diffusione per aerosol del virus.

Noi stiamo scoprendo che le nuove varianti restano nell’aria per più tempo e quindi c’è un problema di sanificazione dell’aria, non soltanto della mascherina. Queste sono due o tre cose che, se fatte, abbatterebbero moltissimo i rischi nelle scuole: significherebbero una riapertura necessaria a raggiungere l’immunità di gregge, completare la campagna vaccinale: perché tutto ciò richiederà mesi, se non anni. E noi non abbiamo ancora capito che stiamo appresso al raggiungimento dell’obiettivo solo con i vaccini, staremo chiusi non solo nel 2021 ma anche nel 2022.’

Il vaccino è importantissimo ma richiederà anni: dobbiamo imparare a conviverci

‘Io lo dico dal 2020 – spiega Fioramonti – il vaccino è importantissimo ma richiederà anni. Senza considerare che se le varianti variano in presenza di una somministrazione del vaccino, il rischio di una mutazione che sia vaccino-resistente è significativo. Infatti, cosa accade? Noi ogni anno rifacciamo il vaccino contro l’influenza, non è che basta farlo una volta nella vita. Noi dobbiamo imparare a convivere con questi rischi, abbassando il più possibile il problema sociale e gestendo questo virus come si gestisce qualunque altro virus con cui abbiamo imparato a convivere.’