Ancodis: ‘L’inganno spregiudicato dei numeri e il rischio pandemico nelle scuole della Sicilia’

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato inviatoci da ANCoDiS.

ANCoDiS: L’inganno spregiudicato dei NUMERI e il rischio pandemico nelle scuole della Sicilia

ANCODIS ha ritenuto di scrivere una lettera aperta ai presidenti delle categorie professionali scolastiche proponendo un’azione congiunta – e se confermata dall’Autorità giudiziaria anche legale – finalizzata alla tutela delle Istituzioni scolastiche siciliane che a loro insaputa sono state sottoposte a grave rischio pandemico per la mancata comunicazione di dati VERI e certamente MOLTO preoccupanti.

Scrive il Presidente Cicero: “Da notizie di stampa apprendiamo che i numeri dei tamponi e dei casi positivi in Sicilia sembrano essere stati dolosamente alterati per evitare la conseguente decisione di dover assumere ordinanze più restrittive. Apprendiamo che l’Assessorato alla Sanità avrebbe dichiarato numeri “alleggeriti” per mantenere l’indice sotto i livelli di guardia e, dunque, evitare di entrare nel perimetro molto più restrittivo del colore ROSSO.

In questa vicenda – continua Rosolino Cicero – un rischio elevato avrebbero corso le scuole ed in particolare gli Istituti comprensivi che hanno continuato ad avere in presenza una popolazione scolastica che sulla base dei dati reali sarebbe dovuta essere limitata alle classi prime della SSI. Se le accuse venissero confermate, non vi è dubbio che siamo stati ingannati dalla diffusione di dati falsi che hanno fatto crescere il rischio pandemico nelle nostre comunità scolastiche e nelle famiglie.”

“In particolare, dalle intercettazioni – fa rilevare Cicero – apprendiamo di conversazioni sospette che si sarebbero ripetute con cadenza preoccupante nelle quali si parla di modificare i dati giornalieri dei contagi e dei tamponi. Non possiamo non dire GRAZIE per il lavoro dei Carabinieri di Trapani, il NAS di Palermo e la Procura di Trapani per aver svelato l’imbroglio dei numeri ed auspichiamo che si faccia nel più breve tempo possibile chiarezza sanzionando pesantemente chi si sarebbe reso responsabile – come dice il giudice per le indagini preliminari – di tale “disegno politico scellerato”.

Il Presidente di Ancodis conclude scrivendo che “E’ chiaro, dunque, l’inganno. E, cosa ancora più grave, gli autori non hanno tenuto conto del grave rischio e delle potenziali dolorose conseguenze! Con i numeri da colore ROSSO ci hanno fatto fare scuola come se fossimo in arancione e, falsificando i numeri, ove venissero confermate le accuse gli autori hanno attentato alla sicurezza di migliaia di alunni, donne e uomini e alla loro salute! E questo è davvero imperdonabile!”

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