Reclutamento e riapertura scuola, Turi: ‘ecco come garantire efficienza al sistema scolastico’ (INTERVISTA)

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Scuola Informa ha parlato con Pino Turi, segretario UIL scuola, di reclutamento e riapertura delle scuole in aprile, così come prevede il nuovo decreto. Ma non solo. Turi ci ha spiegato anche quali dovrebbero essere le priorità del Ministro Bianchi nei prossimi mesi.

Turi su riapertura scuola e priorità del Ministro

Abbiamo chiesto a Pino Turi la sua opinione sulla scelta di riaprire le scuole e su quelle che dovrebbero essere le priorità del Ministro Bianchi. Il Segretario della Uil scuola ha sottolineato l’importanza delle scuole in sicurezza.

Segretario, il nuovo Decreto del Governo riapre le scuole anche in zona rossa. Siete favorevoli a questo provvedimento? E perché?

Siamo favorevoli nella misura in cui vengono assunte responsabilità e azioni conseguenti per portare tutte le scuole in presenza e in sicurezza. L’aspetto che appare importante è che viene sottratta  alla discrezionalità dei Presidenti di Regione la possibilità di deroga e le decisioni autonome.
Si garantisce in pratica l’unitarietà del sistema – che è nazionale – per garantire un diritto universale come quello dell’istruzione.  Viene messo, di fatto, uno stop definitivo alle suggestioni dell’autonomia differenziata.

Quali dovrebbero essere le priorità del nuovo ministro dell’Istruzione?

  • Aprire le scuole in presenza e in sicurezza, funzionanti già da settembre.
  • Anticipare al massimo le operazioni propedeutiche per il nuovo anno scolastico con un provvedimento complessivo e straordinario.
  • Eliminare il vincolo quinquennale nei trasferimenti del personale anacronistico ed ora anche discriminante. Qualcuno dovrebbe spiegare a cosa serve in questo momento se non a creare inutili disparità. Decidere chi vincolare e chi no determina una discriminazione inaccettabile. E’ questo il compito della politica? Piuttosto il contrario.

Reclutamento: ecco una formula efficiente

Anche sul reclutamento e le assunzioni Pino Turi ha dato la sua formula semplice ed efficiente.

Il reclutamento: come dovrebbe cambiare per garantire efficienza al sistema scolastico?

In relazione all’obiettivo principale ed ineludibile di aprire scuole funzionati da settembre, è necessario un provvedimento che dia risposte immediate e mediate, nel breve e nel medio termine.

Quelle immediate sono finalizzate a dare ai docenti con almeno tre anni di servizio alle spalle, una sede di servizio stabile entro il mese di luglio.
Per farlo serve un corso-concorso aperto a tutti coloro che hanno il requisito di servizio e i titoli su cui attivare la selezione di ingresso ad un corso annuale di formazione con esame finale e prova.

Nel breve e medio termine occorre attivare organici stabili su base triennale per dare stabilità lavorativa e continuità didattica.

Un sistema di assunzioni – programmato su base triennale – consentirà la programmazione nelle assunzioni a tempo indeterminato e in quelle a tempo determinato con contratti triennali in luogo di quelli annuali.

Al contempo gli organici triennali dovrebbero essere dimensionati in funzione di un minor numero di alunni per classe.

Il sistema classico dei concorsi è un fallimento decretato dalla realtà degli ultimi venti anni ed è quello che ci ha portato al record dei precari che supera largamente i 230 mila insegnanti, un terzo dell’intero corpo docente (a cui vanno aggiunti centinaia di migliaia di amministrativi, tecnici e ausiliari della scuola).

Quanti continuano a sostenere il meccanismo dei concorsi dovranno assumersi anche la responsabilità di mandare in fumo un altro anno scolastico e, di conseguenza, una generazione di studenti che si dice di voler recuperare, ma che viene abbandonata nei fatti.

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