Concorsi, Toccafondi ribadisce la selettività: ‘A insegnare i migliori’

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Intervistato da Orizzonte Scuola, l’ex sottosegretario al ministero dell’Istruzione Gabriele Toccafondi (Italia Viva) ha ribadito il bisogno di selettività per i concorsi scuola. Il concorso, secondo il punto di vista di Toccafondi, serve a portare nelle classi docenti migliori.

Questo dunque sarebbe il piano di reclutamento da adottare a partire dal prossimo anno scolastico. Il deputato ha avuto anche modo di parlare della riapertura delle scuole. A detta del membro di Italia Viva bisogna fare di tutto per contribuire alla riapertura degli istituti scolastici di ogni ordine e grado: vaccini, tamponi, tracciamento e acquisto di dispositivi utili alla sanificazione. Tutto il possibile insomma.

Concorsi: il punto di Gabriele Toccafondi

Con l’A.S. 2020/21 che sta volgendo al termine, già si parla del prossimo anno scolastico che inizierà, se tutto andrà bene, a settembre. Tra i temi toccati da Gabriele Toccafondi anche quello del reclutamento docenti. Una questione annosa a dire il vero, in quanto ogni anno sono numerose le cattedre scoperte negli istituti italiani che vengono temporaneamente occupate dai supplenti. È probabile che tra proposte di stabilizzazione temporanea e concorsi selettivi, nelle prossime settimane ne sapremo di più al riguardo.

Gabriele Toccafondi ha espresso il suo punto di vista sostenendo l’importanza di un percorso selettivo per gli aspiranti docenti, con queste parole: “La volontà di tutti dovrebbe essere sempre quella di un percorso formativo e selettivo che porti ad insegnare i migliori, i più motivati, i più bravi. Vorrei dibattiti politici su questo tema“.

L’esponente di Italia Viva ha confermato come si stia lavorando anche per trovare una soluzione che consenta la copertura dei posti per il prossimo anno scolastico.

Il problema del sostegno

Gabriele Toccafondi ha avuto modo, nel corso dell’intervista, di parlare anche della questione del sostegno e degli insegnanti non specializzati. A detta del sottosegretario bisognerebbe trovare una soluzione differente “da quella che immaginiamo per i docenti dei posti comuni”. Il vantaggio, in termini di copertura, secondo l’esponente di Italia Viva, potrebbe essere la possibilità di dare accesso all’anno di prova tramite il percorso di specializzazione.

C’è anche il tema della continuità, che Toccafondi si augura possa essere garantita anche con i supplenti: “Le norme per questo ci sono già, ma manca dai tempi di Bussetti solo il decreto attuativo“.

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