Mobilità, la questione del vincolo quinquennale: intervista a Maddalena Gissi (Cisl scuola)

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Abbiamo intervistato Maddalena Gissi (Segretaria generale Cisl Scuola) sulla questione del vincolo quinquennale. Vista la delusione diffusa dopo l’ordinanza sulla mobilità, ci sono spiragli per future modifiche?

Vincolo quinquennale: intervista a Maddalena Gissi

La domanda che abbiamo posto a Maddalena Gissi sul vincolo quinquennale è la seguente:

Parliamo di mobilità. L’ordinanza ministeriale sulla mobilità ha deluso profondamente il personale scolastico ma anche i sindacati, in quanto non c’è stato alcun confronto in merito. Pensa che possano esserci spiragli sulla questione del vincolo quinquennale, oppure ci si dovrà rassegnare all’attuale normativa vigente?

R: “È vero, la questione del vincolo quinquennale rimane al momento ancora irrisolta, ma intanto con la pubblicazione dell’ordinanza vengono smentite le voci di un possibile blocco della mobilità, ipotesi sulla quale avevo manifestato il più fermo dissenso. Come sapete il contratto integrativo sulla mobilità vale per tre anni. La norma sul divieto di chiedere trasferimento è intervenuta successivamente, a nostro avviso invadendo impropriamente il campo su una materia che dev’essere disciplinata in sede negoziale.

Per questo avevamo chiesto, prima ancora dell’informativa sull’ordinanza, che si intervenisse in sede legislativa per abrogare le norme introdotte in sede di conversione in legge del DL 126/2019, o quantomeno per sospenderne l’applicazione, considerando che l’emergenza pandemica rafforza l’esigenza di ricongiungersi al nucleo familiare e al luogo di residenza, contenendo così anche la necessità di spostamenti per andare e tornare dal lavoro.

È il caso di sottolineare, perché il dato forse non è sufficientemente noto, che la maggior parte delle richieste di trasferimento da parte dei docenti neo assunti riguarderebbero movimenti nell’ambito della stessa regione, non da una regione all’altra, come molti pensano. Stiamo parlando cioè di chi lavora in altra sede ma non vi trasferisce il proprio domicilio, spostandosi ogni giorno, con più o meno difficoltà”.

Cisl Scuola: ‘Chiediamo una deroga al vincolo quinquennale’

“Un altro dato che credo possa sfatare molti luoghi comune – ci dice la Gissi – è questo: per effetto delle regole contenute nel contratto sulla mobilità, sono stati 60.000 in due anni i docenti che, avendo ottenuto il trasferimento su una delle scuole richieste, per tre anni non potranno chiedere un altro movimento. Sono il triplo di quelli soggetti al vincolo quinquennale previsto per i neo assunti.

A dimostrazione del fatto che le regole stabilite dal contratto, oltre ad essere più eque e sensate, sono anche più efficaci di quelle introdotte per legge, rispondenti più a ragioni ideologiche e di immagine che di sostanza.

Detto questo, e ribadito che è stato fondamentale scongiurare un blocco della mobilità, noi insistiamo nel chiedere che una deroga al vincolo quinquennale sia consentita almeno con riferimento alle operazioni di mobilità annuale (assegnazione provvisoria e utilizzo).

Ci stiamo lavorando anche in queste ore, il compito non è facile perché ci si scontra con le posizioni molto rigide di settori che appartengono alla stessa maggioranza di governo”.

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