Ieri Anief ha riproposto l’estensione della del bonus da 500 euro a tutti, docenti e ATA. Lo ha fatto nel corso dell’audizione della Cisal in Senato a proposito del Decreto Sostegni. Daniela Rosano, segretario generale Anief, ha partecipato all’audizione della delegazione Cisal, a cui Anief aderisce.
Estensione Bonus 500 euro a tutti i docenti e ATA
Quella di estendere il bonus da 500 euro, o card docenti, anche ai precari e al personale ATA non è una proposta nuova. Anief (e non solo) lo chiede da tempo. Ma il fatto che adesso la ripresenti, significa che il sindacato non si è rassegnato all’indifferenza finora mostrata per l’argomento.
Ricordiamo che al momento, beneficiano di questa misura solo i docenti di ruolo.
Daniela Rosano ieri ha definito “necessaria” l’estensione del beneficio della card, dedicata alla formazione, a tutto il personale scolastico, anche per gli Ata che svolgono mansione in modalità remote.
Anief, non solo card docenti
Durante l’audizione, il segretario generale Anief ha toccato anche altri punti:
- estensione del contratto al cosiddetto “Organico Covid”, per cui il termine è fissato per il 9 giugno, ma non è il termine per tutti i gradi di scuola: “per esempio per la scuola dell’infanzia il termine è il 30 giugno e non capiamo perché questo personale debba fermarsi prima della fine delle lezioni. La nostra proposta è di estendere il contratto per tutti fino al 30 giugno” ha detto la Rosano.
- pensare a un reclutamento più agile e semplificato: “abbiamo delle graduatorie utili, provinciali, cioè le Gps. Non capiamo perché non dovrebbero essere utilizzate per il reclutamento di questo personale, soprattutto se ha superato i 36 mesi di servizio e come ci dice l’Europa dovrebbe essere stabilizzato. Chiediamo di convertire questi contratti, poiché ci sono supplenti che insegnano anche per 15 anni”.
- vaccini: “per via di eventuali effetti legati alla somministrazione, chiediamo di estendere il permesso giustificato anche per le giornate connesse al vaccino stesso”.
- rimodulare gli organici in base alle esigenze del territorio per evitare la dispersione scolastica.
- organici più folti e classi con 15 alunni.
- eliminazione del vincolo quinquennale.
Su quest’ultimo punto si è espressa anche Maddalena Gissi della Cisl scuola, in una nostra intervista.