Coronavirus, Azzolina:
Coronavirus, Azzolina: "Disagio psicologico nelle scuole"

L’ex ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha presenziato alla cinquantesima puntata della sedicesima edizione di Casa Minutella. Tra i temi affrontati scuola e Covid-19. La pentastellata ha dichiarato: “Nelle scuole c’è un disagio psicologico, soprattutto negli studenti adolescenti, e questo ha assoluta priorità rispetto a tutto il resto” e ancora: “La scuola – lo dico da insegnante –  non è solo dispensatrice di nozioni ma è anche luogo di socialità, dove si apprende la vita, come camminare con le proprie gambe e come creare le amicizie che possono durare anche per tutta la vita. È come se stessimo sottraendo un pezzo di vita a questi ragazzi. Tanti stanno soffrendo e di questo bisogna tenere conto. Parte degli studenti delle scuole superiori ha il diritto di prendere in mano la propria vita e routine”.

Le due norme proposte da Azzolina

Nel corso del suo intervento a Casa Minutella, Lucia Azzolina ha reso noto: “A metà gennaio, quando stavamo scrivendo il DL Ristori, avevo proposte due norme: il supporto economico agli psicologi che lavorano nelle scuole; l’intervento immediato sugli apprendimenti per i ragazzi più fragili con i relativi ristori formativi, da fare partire immediatamente, affinché potessero restare di più a scuola di pomeriggio, pagando di più gli insegnanti. Erano stati stanziati 300 milioni di euro ma poi il Governo è caduto e nell’attuale decreto è rimasto solo il primo punto”.

Calendario scolastico allungato: il parere della ex ministra

Lucia Azzolina ha detto la sua anche riguardo all’ipotesi del calendario scolastico allungato: “Non è una questione di quantità. Non basta dire: quest’estate teniamo aperte le scuole per fare attività creative perché la scuola non è questo. Non si possono aprire le scuole senza gli insegnanti. Questo sarebbe un grave errore. Gli insegnanti ci vogliono e vanno pagati di più per lavorare a luglio e agosto, mesi in cui non va recuperata solo la socialità ma anche l’apprendimento”.

Istruzione di nuovo al centro dell’attenzione

Lucia Azzolina ha ricordato come grazie alla sua attività al Ministero “l’istruzione non è mai stata così al centro dell’attenzione in Italia. Un istruzione per cui non si è parlato di spese e di tagli ma di investimenti. Io, però, ho pagato due battaglie che rifarei: quella per le scuole il più possibile aperte, sempre nel rispetto della situazione sanitaria; e i concorsi perché credo che nella Pubblica Istruzione debbano essere presi i docenti più preparati: non lamentiamoci se 100 – 200mila giovani all’anno vanno all’estero se il Paese non permette di fare un concorso per farli insegnare nelle scuole”.