Nuova mappa colori Regioni dal 13 aprile: Italia quasi tutta arancione (aggiornamento 9/4)

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Covid-19, cresce l’attesa per quelli che saranno i dati del nuovo monitoraggio cabina di regia-Iss che saranno resi noti oggi, venerdì 9 aprile. Quali Regioni dovrebbero cambiare colore da martedì 13 aprile?

Covid, nuova mappa colori dal 13 aprile: 6 regioni (su 9) potrebbero passare in arancione

L’Italia diventerà quasi tutta arancione già dalla prossima settimana. Ben 6 regioni sulle 9 attualmente collocate in zona rossa potrebbero, infatti, cambiare fascia.

Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Friuli Venezia Giulia e Calabria dovrebbero avere i numeri per passare nella zona arancione: Valle d’Aosta, Puglia e Campania, invece, dovrebbero restare in zona rossa anche se per la regione governata da Vincenzo De Luca ci sono buone speranze di poter passare in arancione dal 20 aprile.

Un aspetto che va rimarcato è quello riguardante il nuovo parametro dell’incidenza di 250 casi positivi ogni 100.000 abitanti (ricordiamo che questo, da solo, è sufficiente per collocare in zona rossa una Regione ma anche una Provincia o un singolo Comune): quando il governo Draghi ha introdotto questo nuovo parametro, come sottolineato anche dal quotidiano ‘Repubblica’, si è dimenticato di inserire nella normativa lo stesso limite temporale dell’Rt (ovvero un miglioramento dei dati continuativo per almeno due settimane). Considerando, perciò, che l’incidenza viene calcolata ogni settimana, è sufficiente che i dati degli ultimi 7 giorni siano inferiori ai 250 casi ogni 100mila abitanti per riportare una Regione in zona arancione.

Italia sempre più arancione ma la Sardegna dovrebbe passare in zona rossa

Dopo essere stata la prima regione italiana in ‘zona bianca’, la Sardegna, a causa di una serie di focolai concentrati in alcuni comuni, avrebbe visto schizzare il suo Rt ben al di sopra del valore di 1,25, quello che fa scattare la zona rossa. Dunque, dal 13 aprile, soltanto 4 regioni italiane resterebbero in zona rossa, ovvero Valle d’Aosta, Puglia, Campania e Sardegna.

Occorre sottolineare, comunque, che nei giorni di Pasqua sono stati effettuati molti meno tamponi e che l’abbassamento dell’incidenza dei casi potrebbe essere stato influenzato anche da questo fattore.

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