Concorsi scuola, è braccio di ferro tra il Movimento 5 Stelle e la Lega per quanto riguarda la delicata questione relativa al reclutamento dei docenti. Come è noto il partito pentastellato intende andare avanti con la consueta procedura dei concorsi ordinari, mentre il partito guidato da Matteo Salvini insiste sul concorso per titoli e servizi, con la stabilizzazione dei precari storici.
Concorsi docenti, scontro M5S-Lega
In un’intervista rilasciata a ‘Orizzonte Scuola’, la sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione, Barbara Floridia, ha dichiarato: ‘Ci tengo a precisare però che il corretto avvio dell’anno scolastico, per garantire la presenza in cattedra di tutti gli insegnanti, non si risolve con la sanatoria dei precari che entrerebbero in ruolo comunque a settembre 2022, ma si risolve con un disciplinato rispetto del cronoprogramma delle operazioni di mobilità e immissioni in ruolo. Il tema del precariato, caro al M5S, va affrontato con serietà.’ Un concetto ribadito nelle ultime ore con un post pubblicato su Facebook: ‘Concorsi scuola: fino all’ultimo mi batterò perché prevalga il merito.’
Il Disegno di Legge Pittoni N. 1920: ‘Semplificazione della formazione e del reclutamento dei docenti’
In contrapposizione al ‘merito’ invocato dal partito pentastellato, c’è il DDL N. 1920 presentato alcuni mesi fa dal senatore Mario Pittoni e ignorato dall’allora ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Il piano straordinario di assunzioni prevede, tra le numerose azioni, un concorso per titoli e servizi per i docenti con almeno tre annualità di servizio: non sarà necessaria l’abilitazione in quanto il docente potrà acquisirla durante l’anno di formazione. Anche il senatore della Lega ha postato, nelle ultime ore, un eloquente messaggio in merito alla questione reclutamento docenti: ‘C’è tutto un mondo che coprendosi dietro slogan puerili ma di facile presa sul cittadino comune lavora per mantenere i docenti precari a vita, a scapito della qualità dell’insegnamento. Troppi interessi attorno a corsi e pubblicazioni preparatorie ai concorsi’.
La posizione dei sindacati
Anche i sindacati sostengono la soluzione riguardante la stabilizzazione dei docenti per titoli e servizi. Il segretario della Uil Scuola, Pino Turi, a questo proposito ha dichiarato: ‘Si lascia in colpevole attesa, sia chi aspira ad un posto, sia chi lo sta già svolgendo con un regolare contratto a tempo. Nessuno ci potrà mai convincere che un docente che cambia scuola e classe tutti gli anni per sopperire alla mancanza di un reclutamento stabile sia giustificabile e sia tollerabile’.
Anche Anief ha ribadito il medesimo concetto: ‘Non è possibile ogni anno – ha dichiarato il presidente Marcello Pacifico – restituire al Mef oltre 50 mila assunzioni a tempo indeterminato pur avendo a disposizione più di 200 mila supplenti, di cui tantissimi abilitati, specializzati e con ben oltre i 36 mesi di servizio che l’Unione europea indica come soglia più che sufficiente per stabilizzare su posto vacante: vale la pena ricordare che il Comitato dei diritti sociali europei ha di recente accolto il ricorso Anief n. 146/2017 sull’illegittimità della reiterazione dei contratti a termine, bocciando quindi la volontà di continuare a tenere chiuse le Gae, di non utilizzare le Gps per le immissioni in ruolo, come pure di non volere organizzare concorsi riservati per titoli e servizi. È il tempo della svolta, come pure per evitare licenziamenti prima del tempo e per mettere i precari nelle condizioni di aggiornarsi professionalmente’.