La scuola riapre, ma è ‘impossibile dire se è sicura’: ecco perché

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La scuola riapre, ma non è possibile ancora stabilire se è sicura. Le informazioni non sono sufficienti. E’ questa la sintesi che emerge, da quanto affermato già lo scorso gennaio dalla Fondazione Bruno Kessler di Trieste, che aveva presentato il suo modello matematico di rilevazione. Intanto, ieri si è tenuto un vertice al ministero dell’istruzione con i sindacati.

Sicurezza scuole, mancano i dati

Parlando di sicurezza nelle scuole, ieri i sindacati hanno ribadito la necessità di potenziare le attività di tracciamento, con test periodici per tutta la popolazione scolastica, oltre a quella di avere linee guida omogenee per le Asl nelle misure di profilassi e un aggiornamento del protocollo per le attività scolastiche in sicurezza.

Per stabilire se le scuole sono sicure, è stato predisposto il modello di rilevazione, illustrato dall’epidemiologo e matematico Stefano Merlerm. Come è emerso, questo è molto incerto. Come riporta Italia Oggi, i dati sui contagi nelle scuole non sono sufficienti. “Viene da domandarsi – scrive il quotidiano – e da chiedere al ministero dell’istruzione e al dicastero della salute chi li abbia, ma anche se esistono e, se non ci sono, come mai”.

Riapertura scuola, cosa sappiamo sui contagi

Una mezza risposta arriva da quanto affermato dalla direttrice dell’urs Friuli Venezia Giulia, Daniela Beltrame. I dati dei contagi nelle scuole sono inviati ogni settimana da Roma, ma solo da metà febbraio con l’arrivo del nuovo ministro. In passato, per ottenerli era necessario inviare una richiesta motivata al ministero.

La Fondazione Kessler ha spiegato che i dati di cui si dispone sono legati all’età dei contagiati, ma non è ancora possibile scoprire il luogo del contagio. Potrebbero essere avvenuti all’interno delle scuole, all’ingresso o nelle attività periscolastiche. Dal modello matematico della Fondazione Kessler, piuttosto, si apprende che non vi sia nessuna riduzione di trasmissibilità in caso di impiego della Dad al 50% o al 75%.

Di fatto, quindi, al momento è impossibile affermare che la scuola è sicura.

Ordinanze regionali aggiornate.

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