Riapertura scuole e riforma del reclutamento docenti, sono due argomenti particolarmente sentiti dal personale scolastico, a metà tra la conclusione di un anno scolastico tribolato come del resto era già nelle previsioni e l’inizio del prossimo che presenterà , ugualmente, tante incognite, non solamente legate all’emergenza sanitaria Covid. Ne abbiamo parlato con il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, che ringraziamo per la disponibilità .
Scuola, Rino Di Meglio: ‘L’intervento più urgente è quello sugli organici’
Abbiamo chiesto al coordinatore Gilda, Rino Di Meglio, la seguente domanda:
In questo momento, qual è l’intervento più urgente nella scuola?
‘L’intervento più urgente è quello sugli organici – ha dichiarato senza mezzi termini il coordinatore Gilda Insegnanti – siamo in attesa della conferma dell’organico Covid e nel frattempo su quello normale, nonostante la pandemia, non c’è stato alcun adeguamento. Non a caso dalla Campania si sono sollevate forti proteste contro le famigerate classi pollaio che, in alcuno casi, arrivano a contare addirittura 30 alunni.’
‘Purtroppo constatiamo con una certa amarezza – ha aggiunto Di Meglio – che la politica continua a promettere interventi che però poi non si concretizzano. Si parla di riapertura in sicurezza nelle prossime settimane e pare che la distanza di sicurezza nei locali pubblici verrà fissata in due metri, siamo curiosi di capire se, a questo punto, nella scuola resterà il metro tra rime buccali. Considerato che le varianti del virus sembrano colpire soprattutto i più giovani, ci auguriamo che vengano adottate misure di sicurezza adeguate: distanziamento, mascherine FFP2, tracciamento dei casi, impianti di aerazione, controlli antiassembramento fuori dalle scuole e interventi sui mezzi di trasporto pubblico.’
Precariato docenti, Di Meglio: ‘Si proceda a un reclutamento straordinario per evitare il peggio’
Riforma reclutamento: cosa dovrebbe includere?
‘Abbiamo un’emergenza primaria – ha spiegato Di Meglio – quella che riguarda l’avvio del prossimo anno scolastico, con il maggior numero possibile di docenti stabili. Quindi chiediamo che si proceda ad un reclutamento straordinario per evitare di arrivare a quota 250/260mila precari, l’eliminazione di misure inique come il blocco quinquennale, e l’avvio immediatamente successivo di forme di reclutamento ordinarie più snelle rispetto ai tradizionali concorsi in modo da far fronte quasi automaticamente – ha concluso Di Meglio – alle cessazioni dal servizio con nuove immissioni in ruolo.’