Pittoni (Lega), 'siamo al limite dei tempi tecnici per avere tutti i docenti in cattedra a settembre'

Serve un piano di reclutamento per poter coprire tutti i posti con l’inizio del nuovo anno scolastico. E serve in fretta. Altrimenti la scuola sarà nuovamente in balìa della supplentite, col conseguente continuo dilagare del precariato. E mentre il Ministro Bianchi temporeggia rivolgendosi al Parlamento, si continua a spingere per una soluzione che, non mette d’accordo tutti, ma che permetterebbe di arrivare pronti a settembre. In prima linea il Senatore Mario Pittoni, responsabile scuola Lega e Vicepresidente alla Commissione Cultura Senato.

Un progetto di ‘semplificazione della formazione e del reclutamento dei docenti’

Giornalmente Mario Pittoni cerca di tenere aggiornati i molti insegnanti precari tramite i propri canali social, non mancando di esprimere dissenso nei confronti di quella compagine politica sfavorevole a qualunque forma di assunzione per titoli e servizi e sostenitrice dei soli concorsi ordinari, nonostante il delicato periodo pandemico ne renderebbe difficile l’attuazione.

Nelle ultime ore il senatore leghista ha voluto sottolineare come i tempi stiano stringendo e occorra al più presto prendere una decisione circa una strada di reclutamento che non costituisca una sanatoria ma che punti a valorizzare l’esperienza:

“Chiarito che sia nella versione della legge 159 che nella prevista modifica ai sensi del dl 44, i concorsi ordinari non assicurano la copertura dei posti al 1° settembre 2021, né probabilmente al 1° settembre 2022, e che ci avviamo a superare i 230 mila posti assegnati a supplenza (un impegno di mesi per le strutture territoriali) – cioè il contrario della qualità e in rotta di collisione con quanto fatto nel 1989 (con ministro dell’Istruzione Sergio Mattarella) in una situazione molto meno grave rispetto a oggi – per consentire alle scuole di cominciare il nuovo anno scolastico con tutti i docenti titolari in cattedra, è necessario:

– Coprire con procedura straordinaria tutti i posti vacanti e disponibili (effettivi circa 60.000);

ll° – Che almeno 50.000 posti di sostegno in deroga siano convertiti in organico di diritto;

lll° – Che almeno 10.000 posti attivati in organico di fatto per sopperire alle più diverse finalità (incremento del tempo pieno, istituzione di nuove sezioni di scuola dell’infanzia, attivazione di corsi serali, sdoppiamento delle classi numerose, scuola in carcere e in ospedale…) diventino posti di potenziamento dell’organico.

Il progetto di “semplificazione della formazione e del reclutamento dei docenti” (ben 16 le categorie interessate) prevede una fase transitoria, con un piano personalizzato d’assunzione dei docenti precari – categoria per categoria (ignorarne qualcuna innescherebbe l’ennesima guerra tra poveri) – normando il percorso formativo per l’abilitazione e l’eventuale specializzazione sul sostegno. Verrebbero utilizzate le graduatorie dei supplenti (uniche disponibili), con l’obiettivo da una parte di coprire con una procedura straordinaria tutti i posti vacanti e dall’altra trasformare 50.000 posti di sostegno in organico di diritto (con un costo aggiuntivo minimo, poiché si integra a 12 mesi la spesa già sostenuta per 10 mesi) e incrementare di 10.000 posti l’organico di potenziamento.”