Patrizio Bianchi
Patrizio Bianchi

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha parlato di possibili riconoscimenti per i docenti che lavoreranno anche d’estate. Come è risaputo il Governo sta investendo su corsi riservati a ragazzi da 3 a 18 anni. Tali attività faranno da collegamento tra l’anno scolastico attuale e il prossimo che inizierà a settembre. Nel corso di un’intervista a SkyTg24, Bianchi ha spiegato: “Le scuole sono sempre state aperte, e abbiamo riportato i bambini in presenza già da molto tempo“. E inoltre: “Per quanto riguarda i ragazzi più grandi è andata bene, nelle zone gialle più o meno tutti sono andati, le difficoltà sono state legate ai trasporti ma tutti si stanno indirizzando verso questa idea del ritorno in presenza“.

Bianchi: “Abbiamo riconquistato la centralità”

Patrizio Bianchi ha aggiunto: “Tra istruzione e ricerca sono andati 30 miliardi, abbiamo riconquistato la centralità e credo sia una grande sfida anche perché molti di questi fondi andrà al Mezzogiorno e a tutte le aree più fragili“. A seguire: “I fondi del piano estate ci servono per un ponte verso un nuovo anno e per una nuova scuola. Abbiamo 150 milioni che distribuiamo tra tutte le scuole e la parte più consistente sono fondi europei che mettiamo a disposizione delle aree più svantaggiate del sud, per fare una serie di attività a giugno e settembre di verifica dello stato delle conoscenze e degli apprendimenti e a luglio e agosto per ritrovare quella socialità mancata ai ragazzi“. Questo “ponte” inizierà in estate e si proietterà per tutto l’anno.

Cosa è previsto per i docenti che lavoreranno d’estate?

Riguardo ai docenti che vorranno partecipare alle attività estive, il Ministro dell’Istruzione ha spiegato: “Stiamo pensando a dei riconoscimenti per i professori che vogliono, che intendono lavorare dall’estate in avanti, per dare continuità e opportunità“. E inoltre: “Mettiamo a disposizione le risorse per la scuola e poi la scuola saprà come investirle meglio“. Bianchi ha aggiunto “La scuola della Repubblica segue la Costituzione, l’articolo 3 dice che nella nostra scuola non ci sono discriminazioni nei confronti di nessuno. Tutti i giorni nella scuola si pratica l’idea di un’uguaglianza sostanziale. Lo faremo in questa occasione come lo facciamo sempre“.

Vaccinazioni nelle scuole, Bianchi: “Una strada da percorrere”

Patrizio Bianchi ha parlato anche delle vaccinazioni nelle scuole: “Innanzitutto bisogna completare la vaccinazione degli insegnanti, siamo arrivati al 70%, dopodiché arriveremo a vaccinare anche i più piccoli“. Per Bianchi la vaccinazione nelle scuole è “una strada da percorrere, ma completiamo la vaccinazione degli insegnanti e di tutto il personale, poi affrontiamo il problema anche dei ragazzi più grandi e progressivamente di tutti quelli che hanno meno di 16 anni“.

Il futuro della DAD

Riguardo alla didattica a distanza, Patrizio Bianchi ha dichiarato: “Nella scuola del futuro ci sarà la didattica a distanza ma non sarà quella che abbiamo visto l’anno scorso“. Il ministro infine ha specificato che “sarà importante la capacità da parte di tutti di usare tutti gli strumenti, altrimenti sarà un altro modo di discriminazione“. Sarà peraltro necessario “trasmettere il senso critico nell’uso degli strumenti, anche degli strumenti che usiamo oggi“. Strumenti che devono essere utilizzati in quanto permettono di “allargare la nostra visione“.