Le mascherine date in dotazione a docenti, Personale ATA ed alunni delle scuole, sono sicure? E’ la domanda che si sono posti due docenti in servizio presso istituzioni scolastiche pugliesi e il loro avvocato. La loro ricerca ha portato ad una risposta sgradevole.
Mascherine a scuola: manca la valutazione preventiva
Le mascherine a scuola sono uno strumento volto alla sicurezza? In data 27/4/2021 i soggetti interessati hanno presentato alla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Roma, un esposto. Hanno segnalato che il Comitato Tecnico Scientifico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha omesso di verificare preventivamente la sicurezza delle mascherine chirurgiche consegnate in dotazione al personale docente, agli ATA e agli alunni quali dispositivi di protezione individuale capaci, quindi, di svolgere una protezione attiva nei confronti del virus.
Dopo una ricerca durata un paio di mesi circa, in cui si sono confrontati con il Ministero ed il Comitato tecnico Scientifico, cosa è emerso? I richiedenti hanno avuto modo di verificare che il CTS non ha svolto la valutazione preventiva, in aderenza all’obbligo imposto dall’art. 5 bis, comma 2, citato nonché alla normativa che regimenta la sicurezza sui luoghi di lavoro.
“Nessuna valutazione preventiva sulla efficacia protettiva della mascherina chirurgica quale DPI risulta mai essere stata effettuata” si legge nel comunicato che ci è stato inviato.
Presentato esposto sulla mascherina a scuola
L’avvocato e i due docenti hanno depositato un esposto con il quale chiedono di valutare la condotta assunta dal CTS, nonché dai Ministeri della Salute e dell’Istruzione, e le conseguenze della stessa sulla possibile ingravescenza dei contagi oltre alle conseguenze della stessa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Tale condotta – si sostiene – ha verosimilmente messo in pericolo e continua a farlo migliaia di lavoratori che si sono recati e che si stanno recando sui luoghi di lavoro con DPI per i quali nessuna valutazione preventiva sulla efficacia e capacità di proteggerli è stata effettuata e incapaci di svolgere una protezione attiva.
Se si considera, poi, che le mascherine chirurgiche sono state consegnate anche agli studenti che ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 2 e 4 T.U. Sicurezza sono equiparati ai lavoratori, l’esposta omissione potrebbe avere determinato come principale effetto la fattispecie penale di “Epidemia colposa”, aggravata dalla circostanza che tali dispositivi appaiono inidonei a proteggere dal contagio coloro che li indossano.