Zygmunt Bauman nacque a Poznan nel 1925 e morì a Leeds nel 2017. Bauman è stato un sociologo di grande spessore e lungimiranza che è riuscito a vedere “oltre” nell’evoluzione sociale dei nostri tempi. Egli ha ben delineato quello che è stato il passaggio dalla società matriarcale/ patriarcale ad una società che ha dovuto rispondere ai cambiamenti politici e sociali accaduti in seguito alla realizzazione di un’Europa Unita.
L’origine della ‘società liquida’
Il Trattato di Maastricht del 1992 ha unito l’Europa dal punto di vista politico e monetario e, con la libera circolazione delle persone e delle merci, si è andato via via modificando l’assetto sociale dell’intera Europa. Infatti, molte persone sono emigrate all’estero in cerca di lavoro e, ciò, ha comportato lo sgretolamento di quelli che erano considerati i pilastri della famiglia.
Le conseguenze sociali
Bauman, infatti, parla di senso di impotenza, frustrazione, di cambiamenti dovuti anche all’evoluzione tecnologica dei “nativi digitali” da un lato e, nel contempo, alla perdita dei valori sociali dall’altro. Egli stesso coniò l’espressione “società liquida”, una società fatta di famiglie che si spostavano in cerca di lavoro e che venivano inserite in culture diverse, lontano dalla proprie radici. Mai come ora il pensiero del sociologo polacco risulta più vivo che mai, soprattutto in questo periodo di pandemia in cui sono cadute tutte le certezze dell’umanità. Certo, se l’istituzione dell’unione europea da un lato è stata una grande conquista, dall’altro ha costituito l’inizio dello sgretolamento sociale sul quale, forse, bisognerà lavorare insieme alla sostenibilità ambientale.