Patrizio Bianchi
Stabilizzazione docenti precari, il piano di Bianchi: 'Porremo attenzione alle persone'

Reclutamento docenti precari, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha rilasciato un’intervista al quotidiano ‘Repubblica‘ di oggi, giovedì 6 maggio 2021: tra i vari argomenti affrontati, non poteva mancare quello del precariato e l’esigenza di avviare il prossimo anno scolastico con tutti i docenti in cattedra.

Reclutamento docenti precari, Bianchi: ‘No a sanatorie, l’obiettivo è arrivare a sistema a regime con concorsi annuali’

Se da una parte, si continua a parlare di ‘sanatoria‘ (anche se il termine non piace), dall’altra il Movimento 5 Stelle non intende cambiare la propria posizione, insistendo sulle immissioni in ruolo tramite concorsi selettivi e non per titoli e servizi.

Il ministro Bianchi a ‘Repubblica’ ha ribadito il concetto, ovvero niente ‘sanatorie‘, riconoscendo, in ogni caso, che il problema ‘esiste e va affrontato’. D’altro canto, si tratta di una questione che non è certamente nata con questo governo ma che si trascina da anni.  ‘Il mio obiettivo – ha sottolineato il ministro dell’Istruzione – è arrivare a un sistema a regime con concorsi annuali. Stiamo concludendo il concorso straordinario e prima possibile avvieremo i due ordinari già banditi. Nel prossimo decennio andranno in pensione 28-30mila insegnanti all’anno e dovranno essere sostituiti con assunzioni a tempo indeterminato.’

Bianchi: ‘Porremo la massima attenzione alle persone’

Bianchi, in ogni caso, promette che la soluzione che verrà adottata dal governo terrà conto delle diverse situazioni e che si porrà la massima attenzione alle persone, con il riconoscimento delle esperienze professionali: ‘Chi ha specializzazioni, chi ha già superato concorsi, chi ha tanti anni di servizio – afferma Bianchi – Porremo attenzione alle persone, riconoscendo le loro esperienze professionali, e alle esigenze degli studenti, per garantire loro la continuità didattica’.

Il ministro ha spiegato che il Ministero dell’Istruzione sta lavorando con la Presidenza del Consiglio e con il MEF per anticipare i tempi: l’obiettivo sarà quello di garantire la ‘ripartenza con soluzioni adeguate al Paese. Precostituire blocchi, ricorrere a veti, non serve – ha spiegato il ministro a ‘Repubblica’ – Credo che nessuno, in una fase di emergenza come questa, voglia farlo. Abbiamo tutti una responsabilità nei confronti della scuola e del Paese’.