Qualcosa si sta muovendo nella direzione giusta, e tra pochi giorni si saprà in cosa consisterà nel dettaglio il Patto sulla scuola. L’attenzione è rivolta all’assunzione dei precari con un piano di stabilizzazione urgente e transitorio.
L’accordo, infatti, è stato raggiunto nelle scorse ore e mancherebbe solo la firma definitiva.
Nulla è stato fatto trapelare e dunque, al momento, non si sa ancora come sarà articolata la procedura ma, da ciò che emerge, dovrà essere realizzata già entro l’avvio del prossimo anno scolastico, in modo da riuscire a coprire il numero esorbitante di cattedre scoperte.
L’ipotesi più accreditata di assunzione
Come si vociferava da mesi, la soluzione più papabile e più congrua parrebbe essere quella per titoli e servizi, che andrebbe quindi a premiare l’esperienza di tutti quei docenti precari che da anni ricoprono incarichi di supplenza temporanei ma anche annuali.
Ci si domanda ora se verrà reintrodotto il criterio del doppio canale di reclutamento e se verrà richiesto il requisito dei 3 anni di servizio in questa procedura straordinaria.
Ciò che sembra però in progetto è una modalità improntata su un corso concorso che porterebbe all’assunzione a partire dal 2022-23.
Ulteriori dettagli da chiarire
Tra i dettagli che andrebbero chiariti ci sarebbe l’aspetto anche degli insegnanti Diplomati Magistrali della scuola dell’infanzia e primaria, assunti dapprima in ruolo con riserva, con anno di prova superato e successivo licenziamento.
E si aggiunge anche la questione dei precari delle paritarie, esclusi dal concorso straordinario del 2018 e ora in attesa di sapere se potranno rientrare in questo imminente piano di stabilizzazione.