Piano scuola estate: ma i docenti non saranno a rischio burnout?

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Burnout degli insegnanti, un incubo sempre più frequente: il piano scuola estate 2021, non mette la categoria ancora più a rischio? Per capire di cosa stiamo parlando ricordiamo cosa è il burnout e vediamo perché continuare a lavorare nei mesi estivi potrebbe favorirlo.

Docenti e burnout: una professione a rischio

Con il termine burnout si indica una condizione di stress lavorativo che determina un logorio psicofisico, associato a demotivazione e disinteresse.

La ricerca di alcuni anni fa, condotta dal Comune di Milano, ha mostrato che le persone più colpite da burnout sono gli insegnanti. A dispetto dei luoghi comuni, l’insegnamento non è un mestiere privilegiato. Ricordiamo che la paga non è minimamente adeguata a quella di tutti gli altri colleghi europei.

Inoltre, il carico di responsabilità quotidiano di un docente non si limita alle ore di lezione. Occorre tempo per la programmazione e la preparazione, tempo che si dedica al pomeriggio o alla sera. E con l’introduzione della DAD, questo si è accentuato.

A ciò si unisce lo stress derivante dalla poca popolarità della professione, dall’atteggiamento sempre più sfrontato degli studenti, dalla pressione dei genitori che mettono in discussione molte cose e ora dalla paura del Covid.

Ai precari, si aggiunge lo stress della loro condizione lavorativa, tra cui i ritardi negli stipendi. C’è da stupirsi se gli insegnanti sono soggetti a burnout?

Piano scuola estate: non sarebbe meglio per i docenti staccare la spina?

In questo ultimo anno e mezzo, i livelli di stress dei docenti hanno toccato punte mai viste. Eppure, il Ministero ha ben pensato che il lavoro svolto non sia stato sufficiente, e che adesso è bene che si recuperi in estate. Naturalmente l’adesione è volontaria e retribuita a parte, ma la salute? E parliamo anche di salute emotiva.

Docenti e studenti costretti a far lezione a distanza con i capricci delle linee internet, e in presenza con la mascherina su naso e bocca per ore. E viste le anticipazioni del CTS per l’estate, non ci si può certo aspettare che le regole sull’uso della mascherina cambino durante il piano scuola estate.

Ci si è chiesti se insegnanti e studenti sono stanchi, arrivati a questo punto? Qual è il motivo per cui da sempre sono predisposti 3 mesi estivi di pausa, prima di ripartire con il nuovo anno scolastico? Non è forse perché esiste il bisogno di un recupero? E dopo un anno e mezzo di pandemia e cambiamenti, il recupero non è ancora più importante?

Per quanto le attività estive siano leggere, sono pur sempre attività, ovvero impegni. E la paura e il riposo, richiedono un periodo privo di impegni. E’ il primo consiglio per prevenire lo stress.

LEGGI ANCHE: Burnout, rischio e sintomi da stress a cui prestare attenzione

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