Il ministro Bianchi: 'Chi non vuole vaccinarsi, si assumerà le proprie responsabilità'

Vaccini personale scolastico, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha annunciato la ripresa delle somministrazioni per il personale docente e non, dopo lo stop deciso dal commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Figliuolo, lo scorso 10 aprile. Come ci si prenota e qual è la situazione attuale in ogni regione?

Vaccini personale scolastico, si ricomincia: ecco come prenotarsi

I docenti che devono ancora fare la prima dose di vaccino potranno inoltrare la propria prenotazione tramite il portale regionale con una differenza, però, rispetto a quanto avvenuto in precedenza. La novità consiste nel ‘doppio binario’: ciascun soggetto, in pratica, potrà scegliere se prenotarsi per la vaccinazione come categoria prioritaria oppure se indirizzare la propria prenotazione in base all’età, in quelle regioni dove sono state aperte le prenotazioni per la propria categoria.

Infatti, in quelle regioni dove la vaccinazione del personale scolastico risulta ancora ‘indietro’ rispetto al resto d’Italia potrebbe convenire prenotarsi con il canale riguardante l’età anagrafica. Chi, invece, deve ricevere la seconda dose, dovrebbe essere contattato dalla propria Asl per fissare l’appuntamento o per la conferma dello stesso. 
Quali tipi di vaccini saranno somministrati? Tutti quelli disponibili, AstraZeneca compreso visto che è stato usato già per la prima dose per la maggioranza del personale scolastico, indipendentemente dall’età media degli insegnanti, che in Italia è 51 anni: due insegnanti su tre sono ultra 55enni, l’11,3% ha più di 61 anni, lo 0,2% ha meno di 30 anni.

Situazione vaccini regione per regione

Ecco la situazione aggiornata delle vaccinazioni del personale scolastico per ogni regione:

Molise 99, 93%  (prima dose)

Abruzzo 92,96%

Friuli Venezia Giulia 92,99%, 

Puglia (90%)

Marche (sfiora il 90%), 

Lombardia e Lazio (86%), 

Basilicata (82%), 

Toscana (81%)

Valle d’Aosta (79,5%)

Campania (78%)

Veneto (74%)

Emilia Romagna (70%)

Trento (68%)

Umbria (68%)

Piemonte (63%)

Bolzano (54%)

Calabria (52,8%)

Sicilia (51%)

Sardegna (49%)

Liguria (41,5%).