Scuola, i precari non abilitati se la prendono contro il ministro Bianchi
Scuola, i precari non abilitati se la prendono contro il ministro Bianchi

Maxi piano assunzioni docenti precari per l’anno scolastico 2021/22, inizia a prendere forma il progetto del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Come riporta il quotidiano economico ‘Il Sole 24 ore‘ di oggi, sabato 8 maggio 2021, potrebbero essere almeno 60mila i precari che vedrebbero trasformarsi il loro contratto a tempo determinato nell’immissione in ruolo.

Assunzioni docenti precari 2021/22, il dossier è in mano al governo

Il dossier è nelle mani di Palazzo Chigi, oltre che, naturalmente, nelle mani del Ministero dell’Istruzione e del Ministero dell’Economia e delle Finanze: le risorse disponibili sarebbero intorno al miliardo-1 miliardo e 300 milioni di euro ma sarebbe forte il pressing sul dicastero di via XX settembre affinché si possano aumentare le cattedre da autorizzare.

I posti attualmente vacanti sarebbero almeno 112mila, un numero che continua a salire, anno dopo anno, per effetto dei pensionamenti. Occorre studiare una riforma del reclutamento che possa tenere conto di diversi fattori, anche perché attingere solamente dalle Gae e dalle graduatorie di merito dei vecchi concorsi garantirebbe (forse) la copertura di un terzo delle cattedre, come avvenuto lo scorso anno. E allora, quale soluzione adottare? Innanzitutto si partirebbe dai 32mila posti del concorso straordinario, le cui assunzioni potrebbero essere anticipate a settembre, se non tutte almeno una buona parte. 

Stabilizzazione docenti precari, dal ‘Patto per la scuola’ in arrivo un mix di procedure assunzionali

Come vi abbiamo relazionato già quest’oggi, starebbe prendendo forma un mix di procedure assunzionali, secondo quanto contenuto nel ‘Patto per la scuola’, un documento di sei pagine che il ministro Bianchi intende sottoscrivere unitamente ai sindacati. Per i dettagli di questa procedura bisognerà ancora attendere qualche settimana: il ministero dell’Istruzione vuole assicurarsi che le risorse assunte a tempo indeterminato andranno a coprire effettivamente i posti liberi e disponibili. 

Nel nuovo ‘Patto per la scuola‘, inoltre, si aprirà la strada a concorsi regolari, con una ‘programmazione pluriennale degli organici e dei contratti a tempo determinato‘ con l’obiettivo di evitare un nuovo rigonfiamento del precariato e nuovi piani di ‘smaltimento’.