Concorsi STEM: posti, numeri candidati e procedura svolgimento prove
Concorsi STEM: posti, numeri candidati e procedura svolgimento prove

Il mondo della scuola, da alcuni mesi, è caratterizzato da un conflitto tra partiti su concorsi scuola e stabilizzazione dei docenti precari. Si è parlato di una possibile sanatoria, osteggiata in verità dal Movimento 5 stelle. Lo stesso ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha smentito una simile eventualità. L’ex presidente Inps Tito Boeri e il giudice emerito della Corte Costituzionale Sabino Cassese remano contro una possibile stabilizzazione per titoli e servizi. Invece, Boeri, su Twitter, parla della sanatoria come uno “schiaffo” ai candidati del concorso ordinario.

Governo e sindacati stanno attualmente discutendo sul Patto dell’Istruzione che prevede un percorso transitorio volto alla stabilizzazione dei docenti precari. La trattativa, come informa Orizzonte Scuola, è in una fase di stallo, ma gran parte del testo sarà tranquillamente licenziata lo stesso. Bisogna valutare le disponibilità economiche, ma questo non è l’unico problema: sarà necessario seguire anche i prossimi sviluppi relativi alla querelle tra Lega e M5s sulle modalità di immissione in ruolo.

Concorsi scuola: è scontro sulla stabilizzazione

Come è risaputo, la Lega spinge da tempo su una possibile stabilizzazione per i docenti precari con almeno tre anni di servizio. Una sorta di graduatoria in cui sarebbero valutati i titoli e i servizi di ciascun candidato. Dello stesso avviso non è il Movimento 5 stelle che spinge per i concorsi, in nome della meritocrazia e di una selezione opportuna per fare andare a lavorare esclusivamente i migliori. Dopo lo straordinario, obiettivo dei pentastellati è far partire i concorsi ordinari per l’infanzia, primaria e secondaria, che sono fermi da un anno oramai. Nello scontro sono intervenuti ulteriori personaggi di peso, seppur non direttamente connessi al mondo della scuola.

I pareri di Boeri e Cassese

Tramite un tweet, Tito Boeri ha reso noto il suo punto di vista circa le modalità di assunzione. L’ex presidente Inps assume una posizione in linea con i 5 stelle: “L’ennesima maxi-sanatoria dei precari della scuola in arrivo è uno schiaffo ai 400.000 candidati al concorso ordinario. Non risolverà i problemi delle cattedre vuote dato che si è estesa la mobilità dei docenti. Non doveva la scuola essere la priorità di questo governo?”. Dello stesso avviso anche Sabino Cassese, che preme per una procedura concorsuale. Scrive il giudice sul Corriere della sera: “Gli argomenti per aggirare la competizione aperta e decisa secondo il merito sono sempre gli stessi: l’urgenza, la necessità di smaltire le sacche di precari, le «irresistibili» pressioni dei sindacati”.

Sabino Cassese prosegue affermando: “Solo con i concorsi si può avere una amministrazione pubblica più efficace. In altre parole, i concorsi, cioè la competizione, aperta a tutti, e la vittoria decisa sulla base del merito e in maniera imparziale, rispondono a due esigenze, una della società (dare eguali «chances» a tutti) e una dello Stato (scegliere i più capaci). Se si evitano i concorsi, si creano condizioni di favore o di privilegio e non ci si può poi lamentare della tanto vituperata burocrazia”.