Mario Draghi
Mario Draghi

Assegno unico per le famiglie, il premier Mario Draghi ha annunciato importanti novità in occasione del suo intervento agli Stati generali della natalità. Il capo dell’esecutivo ha dichiarato che il nuovo provvedimento partirà a luglio ma con alcune limitazioni per quanto riguarda la platea dei beneficiari: dal 2022, invece, sarà esteso a tutti i lavoratori. Vediamo in dettaglio le novità.

Assegno unico per le famiglie, si parte a luglio ma non per tutti

Il presidente del Consiglio, secondo quanto riporta AGI, ha tranquillizzato tutti confermando che da luglio di quest’anno entrerà in vigore la nuova misura che, però, riguarderà i lavoratori autonomi e i disoccupati, che oggi non hanno accesso agli assegni familiari.

Draghi, comunque, ha precisato che ‘nel 2022, la estenderemo a tutti gli altri lavoratori che, nell’immediato, vedranno un aumento degli assegni esistenti’. Il premier ha parlato di oltre 21 miliardi di euro come risorse stanziate, di cui almeno 6 aggiuntivi rispetto agli attuali strumenti di sostegno per le famiglie.

Draghi: ‘Assegno unico trasformazione epocale’

‘L’assegno unico per le famiglie è stato definito dal premier come ‘una di quelle trasformazioni epocali su cui non ci si ripensa l’anno dopo, si tratta di un impegno prioritario’.

Il capo del governo ha sottolineato il declino della natalità a cui stava già andando incontro l’Italia ancor prima della pandemia: il Covid, poi, ha ulteriormente accentuato questo problema. ‘Nel 2020 sono nati solo 404.000 bambini – ha dichiarato il premier – È il numero più basso dall’Unità d’Italia e quasi il 30 per cento in meno rispetto a dieci anni fa. Sempre nel 2020, la differenza tra nascite e morti ha toccato un record negativo: 340.000 persone in meno. Oggi metà degli italiani ha almeno 47 anni – l’età mediana più alta d’Europa’.