La situazione dei precari della scuola è la peggiore al mondo. Così Marcello Pacifico (presidente Anief) si esprime nel suo intervento a Teleborsa. E nel fare questa affermazione, spiega anche il perché.
Precari scuola, i più maltrattati del mondo
I precari della scuola italiana iniziano a lavorare a 30 anni, fanno i supplenti per 20 anni con il medesimo stipendio basico, e prima di fare carriera e ottenere un aumento stipendiale devono aspettare 9 anni. A questo aggiungiamo che nella ricostruzione di carriera non gli viene riconosciuto almeno 1/3 del servizio prestato.
Marcello Pacifico presenta questo chiaro e triste quadro della situazione. Il sindacalista sostiene che i tempi per intervenire sono maturi. “Senza provvedimenti validi, a settembre si toccherà il record delle 250 mila supplenze annuali“.
Indennità di incarico ai precari
Maturi per cosa? Per “fare riconoscere un’identità d’incarico, per chi ha avuto più di 24 mesi di contratto come precario“.
“La scommessa sul valore degli insegnanti è importante”, ha spiegato il presidente Anief, e per questo l’indennità di incarico va riconosciuta.
“Lo stiamo dicendo nelle assemblee, dove ci sono stati più di 30 mila partecipanti, e questo è un segnale che ancora una tra gli insegnanti qualcosa si muove. La coscienza di recuperare dignità di una professione che è importante per la ripresa del Paese“.
‘Siamo convinti che se si rimuovono tutti quegli ostacoli affinché venga finalmente assegnato un posto di ruolo da parte dello Stato, ciò porterà a una rivisitazione della nostra scuola: all’insegna di posti assegnati in organico di fatto e trasferiti in organico di diritto per l’ordinario funzionamento’, ha concluso Pacifico.
