Il nodo sul reclutamento resta ancora irrisolto. La bozza c’è ma tutto resta ancora in stand-by, a causa soprattutto della ferma opposizione degli esponenti del Movimento Cinque Stelle, contrari ad una forma di stabilizzazione del precariato diversa dalla classica via del concorso ordinario. E sulla stessa linea si pone anche buona parte del PD. Indiscutibile invece l’impegno della Lega, e soprattutto del Senatore Mario Pittoni, autore del Ddl 1920 dal titolo “Semplificazione della formazione e del reclutamento dei docenti”, presentato già nell’agosto 2020 e volto a risolvere o perlomeno attenuare la piaga del precariato, ma mai approvato.
Negli ultimi mesi Pittoni, responsabile Scuola della Lega nonché vice presidente della commissione Cultura a palazzo Madama, non ha perso occasione per tenere aggiornati i precari, sui propri canali social, circa l’evoluzione del piano di reclutamento di cui si è tanto parlato. E nelle ultime ore ha voluto ribadire come ci siano ancora le tempistiche (sebbene stringate) per arrivare a settembre con le cattedre coperte, purché vi sia un impegno politico coeso.
Rischio di un anno scolastico più disastroso dell’ultimo
Riportiamo di seguito le parole del Senatore Pittoni, postate sulla sua pagina ufficiale Facebook:
“Siamo al limite del tempo massimo per provvedimenti che garantiscano gli insegnanti in cattedra il prossimo settembre. Nei pochi giorni che restano è auspicabile uno scatto d’orgoglio della politica con la P maiuscola. Cresce infatti il timore di possibili interventi “esterni”, basati non si sa su quali competenze e senza coinvolgere gli interessati.
Non vorremmo in particolare che, per interesse di partito, qualcuno stesse puntando a un avvio del prossimo anno scolastico ancora più disastroso dell’ultimo.
Mi risulta – spiega – che al ministero una bozza, ampia e articolata, sia pronta da almeno un mese. L’impianto, ispirato al nostro ddl S. 1920, offre soluzioni di buonsenso per predisporre le liste cui fare riferimento per coprire in via definitiva (a conclusione di adeguati percorsi formativi e selettivi) gli oltre 110.000 posti vacanti e disponibili già finanziati.
Altri 60.000 posti possiamo ottenerli (una volta individuato il canale di finanziamento più corretto per il miliardo necessario) dalla conversione di altrettante cattedre attive in organico di fatto, andando a risolvere criticità storiche in primo luogo nel sostegno a ragazzi con difficoltà.
Si valuta urgente anche intervenire sulle criticità legate a vincolo quinquennale, concorso riservato di religione, concorso riservato a dirigente scolastico (per superare il contenzioso) e concorso riservato Dsga facenti funzione per non disperdere le loro competenze”.