AnDDL: ‘Il tempo stringe, chi si farà messaggero delle istanze dei precari della scuola?’

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa inviatoci da AnDDL (Associazione nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori).

Il Tempo stringe, chi si farà Messaggero delle istanze dei precari della scuola?

8 ministri tecnici. Da notare che il ministro Bianchi è annoverato tra i tecnici. Almeno così era in un primo momento. Ministri politici. 4 ministri del M5S, 3 del Pd, 3 di Forza Italia e 3 della Lega, 1 di Leu e 1 di Italia Viva. E’ noto che M5s e Italia Viva non sono mai stati amici dei precari della scuola. E’ però altrettanto evidente che il pallino è nelle mani di Mario Draghi con il supporto di Pd, Lega e Forza Italia. Quindi i numeri in Consiglio dei Ministri ci sono, o meglio ci sarebbero! Tutto è capire chi porta e cosa si porta sul tavolo di Mario Draghi!

Ebbene, visto il ruolo “tecnico” di Bianchi dovrebbe essere lo stesso ministro dell’istruzione a fare da Messaggero. E allora perchè perde tempo? Il Ministero della Pubblica Istruzione appare completamente ingessato. Eppure, da quello che mi è dato sapere, il Pd vorrebbe risolvere il problema PRECARIATO, e allora cosa sta accadendo? Perché si temporeggia?

Individuo almeno 3 motivazioni che nulla hanno a che fare con il Bene del Paese, l’amore per la Scuola Pubblica Italiana e per i nostri studenti!

Prima motivazione. Sebbene in un primo momento quella del ministro Bianchi fosse considerata una figura tecnica, in realtà è in quota PD e il partito democratico evidentemente sta pensando più alla futura alleanza con il M5s che a chiudere la questione! Ergo non esiste al momento un Messaggero che parli con Draghi, esponga correttamente i termini della questione e che chiuda la partita per avere i docenti in ruolo il 1° Settembre.

Seconda motivazione. Il Mef blocca tutto, qualunque iniziativa. E la manina nel sottobosco del potere al Mef sarebbe riconducibile alle stelline ormai al loro TERZO governo in 3 anni. Ma il ministro Daniele Franco è un tecnico scelto da Draghi. Anche qui quindi la figura del Messaggero è determinante visto che di scuola ovviamente non sa nulla.

Ancora una volta però il pallino è nelle mani di Draghi. Che farà Il Presidente più europeista della storia d’Italia? Temporeggerà per non alienarsi un eventuale appoggio dei 5 stelle per la corsa alla Presidenza della Repubblica? O passerà ai fatti applicando le Direttive Europee che vedono, oltre alla normativa N. 1999/70/CE, ben 3 procedure di infrazione avviate dall’Europa contro il nostro paese per abusi e discriminazioni contro i lavoratori per reiterazione dei contratti a termine?

Quando vi dicono che la “colpa” è solo del M5s non cadete nel tranello! Certo in tutte e tre le motivazioni ci sono le stelline ma anche i vari attori che non hanno l’interesse a metterle in un angolo! Esiste una commistione di interessi che coinvolgono tutti gli altri attori in campo! Però non veniteci a raccontare che non ci sono i numeri! I numeri ci sono eccome! E’ la volontà politica che manca.

E allora Lega e Forza Italia? E perchè no l’opposizione costruttiva di Fratelli d’Italia! Perchè non prendono l’iniziativa di farsi Messaggeri delle istanze dei lavoratori DIRETTAMENTE con Draghi visto che la sinistra appare imbalsamata dall’accordo con il movimento che voleva con le parole rappresentare tutti i cittadini? Questa non è una battaglia di bandierine, tutti gli attori politici sono i benvenuti perché salvino davvero il prossimo anno scolastico da un nuovo kaos.

prof. Pasquale Vespa, presidente Associazione nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori.

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