Stabilizzazione docenti precari
Stabilizzazione docenti precari

Stabilizzazione docenti precari, il governo sta chiudendo, in queste ore, la trattativa con i sindacati per quanto riguarda la cosiddetta ‘procedura urgente e transitoria di reclutamento‘. ‘Il Corriere della Sera’ di oggi, mercoledì 19 maggio 2021, pone l’accento sull’imminenza della firma del ‘Patto per la scuola‘. Cosa si prevede per settembre, tenuto conto della volontà del governo di coprire tutte le cattedre?

Piano stabilizzazione docenti precari, verso mini-sanatoria

Il tentativo, riporta il ‘Corriere della Sera’, sarà quello di permettere l’immissione in ruolo solo in base ai titoli e al servizio svolto. Con i concorsi ordinari ancora in stand-by e quello straordinario che non ha dato i risultati sperati, si procederà con una mini-sanatoria. Vengono confermate le indiscrezioni pubblicate dal quotidiano ‘Italia Oggi’ e che abbiamo riportato ieri. La Ragioneria dello Stato avrebbe notevolmente ridimensionato i numeri assunzionali chiesti dai sindacati (si parlava di almeno 50-60mila posti).

Max 15mila posti

Considerando le prospettive di un corposo calo demografico, la RdS sarebbe intenzionata ad autorizzare soltanto 7mila nuovi posti che andrebbero ad aggiungersi agli altrettanti non assegnati con il concorso straordinario. Una mini-sanatoria che non farebbe troppo male, dal punto di vista politico, al Movimento 5 Stelle e a Italia Viva, gli unici due partiti contrari alle assunzioni in base ai titoli e al servizio e sostenitori della procedura selettiva tramite concorsi. 

Saranno forse meno contenti, invece, i precari vincitori del concorso che, stando così le cose, rischiano di ritrovarsi in cattedra insieme a chi è stato bocciato nella procedura straordinaria. L’unica differenza, rispetto ai vincitori, è che i neoassunti senza concorso saranno chiamati a svolgere un anno di corso-concorso al termine del quale potrebbe anche non arrivare la loro conferma in cattedra.Â