Passano i giorni e non è ancora chiaro in cosa consisterà il piano di reclutamento dei docenti precari. E soprattutto non si capisce se la soluzione a cui si sta pensando al MI verrà adottata solo per il prossimo anno scolastico o anche per il futuro. Insomma, i precari stanno aspettando di essere immessi in ruolo ma senza sapere tramite quale preciso progetto di stabilizzazione.
Il rischio che si vorrebbe evitare è che si creassero ulteriori discriminazioni tra precari di ‘serie A’ e precari di ‘serie B’, e proprio a tal proposito è intervenuta l’Associazione Nazionale Liberi Insegnanti (ANLI), al fine di considerare in maniera univoca il servizio prestato, utilizzando una specifica graduatoria in cui tutti possano confluire ‘per titoli e servizi’ e possano concorrere per il ruolo.
Sconfiggere il precariato attraverso una graduatoria per titoli e servizi
Di seguito il comunicato ANLI pervenutoci per porre l’accento sulla necessità di un ritorno al doppio canale di reclutamento:
“Con questo comunicato vogliamo essere chiari perché sembra che si stia sviando l’attenzione sulla nuova forma di reclutamento.
In pratica il dibattito politico si sta concentrando sul numero delle assunzioni, bene ma non molto. Assumere più docenti è sempre un bene, ma senza una norma che preveda l’assunzione per titoli e servizi (corso-concorso), solo pochi fortunati saranno assunti e il resto dei precari rimarrà con il cerino in mano.
Ebbene, si conferisca ai precari “il diritto al ruolo” con una graduatoria ad hoc (graduatoria in cui tutti debbano confluire a prescindere dalla tipologia di servizio prestato) per poterli assumere anche fra qualche anno.
Ma assumere solo quest’anno con il “corso concorso” senza conferire “agli altri precari” il diritto al ruolo, ripetiamo, farà sì che solo pochissimi fortunati saranno assunti con il “titoli e servizi”.
In pratica con ciò si fa il gioco dei 5 Stelle, visto che al 90% dei precari storici toccherà farsi un concorso ordinario! Non è con questo “fuoco di paglia” che si ottempera alla direttiva europea e si sconfigge il precariato!
Non ci facciamo abbindolare con le belle parole e con il gioco delle tre carte!”