in pensione 5 anni prima
Contratto di espansione: come andare in pensione fino a 5 anni prima

Come è possibile andare in pensione fino a 5 anni prima? Quali sono i requisiti necessari? A tal proposito il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha inserito all’interno del decreto Sostegni bis il potenziamento del contratto di espansione. Una sorta di ‘scivolo allargato’ con cui alcuni lavoratori potranno uscire dal mondo del lavoro in anticipo. Vediamo nel dettaglio come funziona e di cosa si tratta.

In pensione 5 anni prima con il contratto di espansione

Nell’attesa di conoscere quale fra le ipotesi ancora in gioco sostituirà Quota 100 con la prossima Riforma pensioni, il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha inserito nel decreto Sostegni bis un pacchetto di misure pensionistiche. Tra queste spicca, in particolare, il rafforzamento del contratto di espansione.

Così facendo, alcuni lavoratori potranno andare in pensione fino a 5 anni prima su base volontaria e con l’accordo fra il Ministero del Lavoro, azienda e sindacati, in cambio di nuove assunzioni.

L’obiettivo, quindi, non è solo quello di anticipare l’età pensionabile ma anche favorire la reindustrializzazione, la riorganizzazione e il ricambio generazionale all’interno del mondo del lavoro da tempo in crisi.

Nel concreto, grazie a questo meccanismo, il lavoratore prossimo alla pensione può chiudere il proprio rapporto con l’azienda. Ricevendo in cambio la cosiddetta indennità di accompagnamento alla pensione fino al compimento dei 67 anni di età.

La proposta del decreto Sostegni bis

Il contratto di espansione è stato introdotto per la prima volta nel 2019, ma solo per le grandi imprese.

Tuttavia, con la legge di Bilancio 2021 la platea dei beneficiari è stata ampliata fino a comprendere le attività con oltre 250 dipendenti.

Ad ogni modo, è con la proposta contenuta nel decreto Sostegni bis che l’accesso al contratto di espansione potrebbe essere concesso anche alle imprese con 100 dipendenti.

Per i lavoratori che non potrebbero usufruire di questo meccanismo verrebbe, invece, istituita una speciale cassa integrazione con una riduzione dell’orario di lavoro.

Si tratterebbe, quindi, di un utile strumento per andare incontro allo sviluppo tecnologico del mondo del lavoro.