Manifestazione Unitaria dei precari della scuola il 15 giugno a Roma

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Il Decreto Sostegni Bis è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e porta con sé un piano di stabilizzazione degli insegnanti precari inadeguato e probabilmente inefficace.

Ricordiamo che il suddetto decreto potrà ancora essere emendato durante l’iter di conversione in legge, entro dunque 60 giorni a partire dalla sua pubblicazione. Ma probabilmente gli emendamenti andranno solo a smussare certi angoli, senza apportare considerevoli stravolgimenti se mancherà una seria volontà alla redazione di un nuovo Piano equo e non transitorio.

A questo punto tocca ai precari. Solo attraverso una loro forte presa di posizione si potrà provare a smuovere qualcosa. Ed è proprio a tale fine che è stata indetta una manifestazione unitaria a Roma, in viale di Trastevere, davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione, il 15 giugno 2021.

Le associazioni dei precari unite per gli stessi obiettivi

Domenica 23 maggio 2021, in serata, si è tenuto un Tavolo dei Precari tra circa 30 realtà tra coordinamenti e associazioni di docenti precari presenti su tutto il territorio nazionale (solo per citarne alcune ADS, ANLI, GRUPPO AFAM, AnDDl, Docenti Precari Italiani, Docenti precari per la Stabilizzazione). Dall’incontro virtuale è scaturita l’iniziativa di questa manifestazione nazionale, frutto della convergenza degli stessi obiettivi.

L’idea comune centrale è la richiesta di una stabilizzazione per titoli e servizi, con il ripristino di un doppio canale di reclutamento permanente, che permetterebbe immissioni in ruolo dalle graduatorie concorsuali e, parallelamente, da graduatorie per titoli e servizi (in subordine alle Gae o comunque da utilizzarsi laddove esaurite le Gae).

Ma i punti rivendicati sono anche altri:

  • stabilizzazione di tutti i docenti precari, compresi coloro attualmente iscritti nelle Gps di 2 fascia, materia e sostegno, che abbiano maturato 3 anni di servizio entro l’a.s 2020/2021, attraverso un percorso di formazione su materia e di specializzazione su sostegno;
  • eliminazione del vincolo quinquennale (ridotto a 3 anni dal Decreto Sostegni Bis);
  • NO all’aumento dell’orario di lavoro;
  • riduzione del numero degli studenti per classe (con riferimento al problema delle c.d ‘classi pollaio’);
  • aumento degli stipendi dei docenti in linea con quelli europei;
  • stabilizzazione del personale ATA e degli educatori;
  • NO alla riduzione delle ore di sostegno (182/2020).

L’importanza di un’ampia partecipazione e di adesioni coese

L’invito delle realtà promotrici della mobilitazione è quello di un’ampia partecipazione, che veda in prima linea il numero più alto possibile di docenti precari, direttamente interessati affinché le misure straordinarie di assunzioni non vedano davvero la luce così come impostate.

Ma anche di tutti gli altri docenti, delle famiglie, degli studenti e di chiunque altro abbia interesse a rivendicare il “diritto ad una scuola migliore”.

È inoltre importante che chi è intenzionato alla partecipazione alla mobilitazione, dia la propria adesione all’associazione o al coordinamento di riferimento, in modo da non generare confusioni. L’Associazione ANLI, in particolare, ha comunicato tramite i propri canali social ufficiali i vari link regionali, con i relativi referenti, in cui far pervenire le adesioni e permettere una stima di partecipanti. E probabilmente allo stesso modo si muoveranno anche le altre realtà promotrici.

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