DAD prevista anche l'anno prossimo per gli studenti a lungo malati
DAD prevista anche l'anno prossimo per gli studenti a lungo malati

La DAD non scomparirà l’anno prossimo, ma tale metodo di insegnamento, utilizzato per far fronte alla grave crisi pandemica da Coronavirus, continuerà a sopravvivere, seppur solo in alcune specifiche evenienze. Lo dice il decreto Sostegni Bis. La didattica a distanza sarà adoperata, ad esempio, nel caso di studenti a lungo malati e quindi impossibilitati a frequentale le classiche lezioni frontali. Bisognerà inoltre capire cosa ci attende nel periodo autunnale e se la situazione pandemia migliorerà effettivamente, consentendo una regolare didattica in presenza nei vari istituti scolastici italiani.

DAD: cosa dice il decreto Sostegni Bis

Il decreto Sostegni Bis introduce “misure urgenti per la scuola” tenendo comunque conto dei “limiti degli ordinari stanziamenti di bilancio, anche in deroga alle disposizioni vigenti”. Prevista l’introduzione di “misure volte” peraltro “a tenere conto delle necessità degli studenti con patologie gravi o immunodepressi, in possesso di certificati rilasciati dalle competenti autorità sanitarie, nonché dal medico di assistenza primaria che ha in carico il paziente, tali da consentire loro di poter seguire la programmazione scolastica avvalendosi anche eventualmente della didattica a distanza”.

Maturità: il 31 maggio scade la consegna dell’elaborato

Come leggiamo da Orizzonte Scuola, gli elaborati previsti per gli esami di maturità 2021 dovranno essere consegnati dagli studenti per posta elettronica al docente di riferimento entro il 31 maggio prossimo. In copia dovrà essere inoltre incluso l’indirizzo PEC della scuola o di un’altra casella mail dedicata. Nel caso in cui ci fosse la mancata consegna dell’elaborato, in sede di esame si discuterà comunque del tema assegnato allo studente. Bisogna però chiarire come la commissione terrà conto della mancanza in sede di valutazione della prova d’esame.

Scuola: il prossimo anno 100mila studenti in meno

In un solo anno scolastico la scuola si svuoterà di almeno 100mila studenti. Un ritmo senza dubbio preoccupante che, stando a quanto riporta Repubblica, dovrebbe addirittura accelerare nei prossimi anni. Buona parte della diminuzione dovrebbe concentrarsi nel primo ciclo, con una diminuzione notevole che inizierà dalla scuola dell’infanzia e primaria. Una visione più chiara della situazione si potrà avere a giugno comunque. Tra tutte le regioni, come informa TgCom24, quella con un calo più vertiginoso sembra essere la Campania, con un passaggio da 849.848 alunni del 2020-2021 a 831.951 e una conseguente perdita 17.897 alunni.