Come è risaputo la didattica a distanza è stato un metodo molto discusso in questi mesi di pandemia da coronavirus. Dopo le numerose critiche negative da parte di genitori, alunni, ma anche docenti, il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ha speso parole positive nei confronti della DAD definendola un'”opportunità”, senza alcuna demonizzazione. A detta di Bianchi tanto i ragazzi quanto i docenti in questi mesi lontani dalle mura scolastiche, hanno comunque lavorato.
Bianchi sulla DAD: ‘Capacità da parte dei ragazzi di usare nuovi strumenti’
Nel corso del suo intervento alla cerimonia di premiazione del progetto “Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Lezioni di Costituzione” svoltasi a Montecitorio, Patrizio Bianchi ha parlato della didattica a distanza. Il ministro dell’Istruzione ha dichiarato: “In questi mesi noi abbiamo detto ‘ah la presenza!’, ‘ah la DAD!’ come se la DAD fosse il demonio. No la DAD è la capacità dei ragazzi di usare nuovi strumenti. È l’animo che deve essere aperto”. Bianchi ha proseguito: “L’altra cosa che abbiamo visto è che in questi lunghi mesi i nostri ragazzi hanno lavorato, i nostri insegnanti hanno lavorato”.
Bianchi: “Un lungo periodo in cui sono cresciute piantine nuove”
In maniera molto costruttiva e propositiva, Patrizio Bianchi ha esaltato l’importanza della DAD spiegando: “Non è stato l’inverno del nostro scontento, è stato un lungo periodo in cui sono cresciute delle piantine nuove e spetta noi aiutare loro per far sì che queste piantine diventino alberi, diventino anche il Paese nuovo. Grazie veramente a tutti i nostri ragazzi che ci hanno insegnato come i valori della Costituzione sono materia viva della nostra vita quotidiana e come nella massima difficoltà il nostro Paese è capace di reagire ripartendo dalle scuole e ripartendo dall’idea che stiamo lavorando insieme per il nostro Paese”. Ha poi terminato il suo intervento affermando: “Oggi abbiamo imparato che la scuola c’è, è viva ed è di sana e robusta Costituzione”.
Didattica a distanza: una rivoluzione per molte famiglie
Eppure, la didattica a distanza ha dato tante opportunità così come numerosi disagi alle famiglie. Per numerosi nuclei famigliari la DAD è stata, addirittura, una vera e propria rivoluzione. Come informa Modena in diretta, tre genitori su dieci hanno dovuto chiedere le ferie o trovare aiuto nello smartworking per organizzarsi in maniera opportuna con il lavoro. Tutto è dipeso dalla velocità di connessione e dall’utilizzo di strumenti quali pc, smartphone e tablet. La generazione odierna, fortunatamente, è molto a suo agio con queste nuove tecnologie. Il centro culturale Luigi Ferraro ha effettuato un sondaggio su ottocento famiglie modenesi, avente come tema la DAD. La maggior parte dei genitori ha espresso rammarico per le lezioni non svolte in presenza, elogiando la scuola fisica come luogo sicuro.