Precari, Sasso: ‘Non più decisioni calate dall’alto, ma soluzioni condivise’

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Il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso è tornato a parlare della questione precari. Dopo le numerose immissioni in ruolo previste per il prossimo anno scolastico, c’è ancora possibilità che i supplenti lavorino? Un dilemma di non poco conto per i diretti interessati. Sasso parla di prendere decisioni che non provengano più dall’alto, proponendo invece “soluzioni condivise”. Il momento che stiamo vivendo, a detta dell’esponente leghista, è un’opportunità per far finire le ingiustizie.

Precari: l’incontro tra Ministero e sindacati

L’annosa questione dei sindacati è stata presa molto a cuore dagli attuali partiti, in primis dalla Lega. Per il 3 giugno è stato programmato il primo tavolo tematico tra Ministero e sindacati. Nel futuro prossimo potrebbero esserci emendamenti importanti sul Decreto Sostegni bis, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Lo stesso Sasso si augura che la problematica relativa ai precari sia risolta tramite una più larga platea di partecipanti che possano assurgere alla stabilizzazione.

Sasso: ‘Procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea’

Sulla questione precari, Rossano Sasso ha affermato tramite alcune dichiarazioni riportate da Orizzonte Scuola: “L’interlocuzione che il ministero dell’Istruzione sta portando avanti con i sindacati sulle problematiche del mondo della scuola deve produrre un cambio di passo rispetto a quanto accaduto nel recente passato. Non più decisioni calate dall’alto ma soluzioni condivise, per affrontare e risolvere criticità che si trascinano da troppo tempo.

A cominciare dalla questione del precariato: abbiamo l’occasione storica di mettere fine a un’ingiustizia che ci è costata anche una procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea. Non servono pannicelli caldi, ma interventi strutturali”.

Sasso: “Decreto Sostegni bis non basta a garantire coperture”

Sul Decreto Sostegni bis, come è strutturato attualmente, Rossano Sasso ha specificato: “Quanto previsto dal nuovo Decreto Sostegni non è sufficiente a garantire la copertura delle cattedre in vista della ripartenza dell’anno scolastico a settembre, obiettivo più volte richiamato dallo stesso presidente Draghi. La platea degli insegnanti da stabilizzare va necessariamente allargata anche alla seconda fascia delle graduatorie provinciali, altrimenti ci ritroveremo con la solita valanga di supplenze”.

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