Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è intervenuto nel corso dell’evento organizzato dall’associazione Nemetria intitolata “La scuola di cui l’Italia ha bisogno”. Bianchi ha parlato di scuola e docenti. Parlando della categoria professionale degli insegnanti, Bianchi ha fatto notare come c’è bisogno di ridefinire il loro ruolo, in quanto non ci sarebbe mai stata la giusta attenzione per la loro formazione.
Sulla ripartenza post-pandemia ha detto: “Dopo questo periodo di difficoltà c’è voglia di ripartire. Il nostro Paese ha sofferto la pandemia ma anche prima non riusciva a crescere e ad affermarsi. La scuola veniva considerata marginale. Contemporaneamente c’è stato un aumento della dispersione scolastica che deve essere eliminato”.
Bianchi: ‘La scuola deve avere un’apertura internazionale’
Parlando dell’emergenza sanitaria, Patrizio Bianchi ha affermato: “Il virus ha dimostrato che non servono muri o atti nazionali ma una misura globale. La scuola deve avere un’apertura internazionale che bisogna trasformare in competenze diverse, la scuola deve poter aiutare a leggere la realtà complessa, disporre di linguaggi nuovi e comprenderli”.
E inoltre: “Con la pandemia è stata evidenziata la distanza dalle strutture scientifiche. Ma con la didattica a distanza ha potuto sviluppare nuove competenze. Quindi la possibilità di ottimizzare gli strumenti a nostra disposizione”.
Tuttavia, Patrizio Bianchi ha precisato come ben prima della pandemia “era sparita la comunità e le amicizie. Questa pandemia ha dimostrato invece che serve una comunità, una socialità. Serve una società senza fratture. La capacità di essere costruttori di comunità. La scuola ha anche questi doveri. Dobbiamo pensare alla scuola come una struttura capace di formare capacità critica”.
Sui docenti: ‘Non c’è mai stata attenzione per gli insegnanti o aspiranti tali’
Riguardo ai docenti, Patrizio Bianchi ha evidenziato come “non c’è mai stata attenzione per quanto riguarda la formazione degli insegnanti o degli aspiranti tali. Non esiste un vero e proprio percorso per iniziare la carriera di docente. Serve la ridefinizione di un ruolo, di una carriera dell’insegnante. Carriera dell’insegnante non è una brutta parola. Bisogna fornire gli strumenti per dialogare con i ragazzi”, aggiungendo: “Dobbiamo ricostruire il ruolo degli insegnanti e dei dirigenti”.