Il decreto sostegni BIS contiene una norma che ai docenti non piace: il mancato pagamento per le attività di recupero degli apprendimenti dal 1° settembre fino all’inizio delle lezioni. In altre parole, si prevede che il docente debba lavorare gratis. Ma perché? E’ forse un problema di fondi?
Docenti che lavorano gratis: mancano i fondi?
La previsione di far lavorare i docenti gratis dal 1° settembre all’inizio delle lezioni, è forse un problema di tipo economico? Mancano i fondi? A dare un aiuto per rispondere a questo quesito è la senatrice Bianca Laura Granato (ex M5S).
Lei definisce questa norma ‘inaccettabile’ e spiega che da un lato non è prevista la retribuzione dei docenti per attività di rinforzo volte a colmare i GAP di apprendimento, ma dall’altro “si prevede l’attivazione con 510 mln di euro per tutta l’estate di attività che con la scuola non hanno nulla a che spartire“.
Quindi non è tanto un problema di mancanza di fondi, piuttosto di come si è deciso di impiegarli.
Cosa prevede il Decreto Sostegni BIS
L’articolo 58, comma 1 del Decreto Sostegni BIS, alla lettera C prevede l’avvio di “attività di rafforzamento degli apprendimenti dell’anno scolastico 2020/2021, nel corso dell’anno scolastico successivo, a decorrere dal 1° settembre 2021 e fino all’inizio delle lezioni.”
Queste attività non sono considerate dal Ministero dell’Economia come attività aggiuntive all’insegnamento, per cui non vanno retribuite.
In genere, le attività di recupero sono retribuite perché, di solito, si aggiungono a quelle d’obbligo, in quanto sono svolte in concomitanza con le lezioni. Ma la relazione tecnica allegata al decreto chiarisce:
“Nei giorni di sospensione delle lezioni, tuttavia, il recupero, l’integrazione e il rafforzamento degli apprendimenti non si aggiungono alle normali attività didattiche. Perciò la disposizione in esame ha l’effetto di azzerare il compenso previsto per le attività in questione, se svolte nel periodo tra il primo settembre 2021 e l’inizio delle lezioni”.
Siamo certi che i docenti non vedono l’ora di dedicarsi alle attività di recupero ‘gratis’ (perdonate l’ironia).