Le definizioni didattica personalizzata e didattica individualizzata sono spesso usate come sinonimi. Ma qual è in realtà la differenza? Scopriamolo subito.
Didattica personalizzata e individualizzata a confronto
Come abbiamo anticipato, molto spesso le espressioni didattica individualizzata e personalizzata sono usate come sinonimi anche se in realtà esistono alcune sostanziali differenze.
Con didattica individualizzata si intende l’attività di recupero individuale di uno studente che deve potenziare o acquisire determinate competenze, anche nell’ambito di strategie compensative.
In questo caso, l’insegnante ha l’importante compito di esaminare le esigenze degli alunni, valutare il livello raggiunto e strutturare una serie di attività che permettano a tutti di raggiungere lo stesso obiettivo.
La personalizzazione è, invece, un concetto differente basato su una strategia didattica che mira a valorizzare i singoli talenti, senza prevedere necessariamente degli obiettivi da raggiungere.
Il ruolo del docente è, quindi, quello di ricercare le potenzialità di ciascuno studente e progettare attività personalizzate che lo portino all’eccellenza in base alle proprie caratteristiche.
Altri modelli didattici: il tutoring
In questo contesto si inserisce, inoltre, anche una terza strategia di apprendimento: il tutoring. Un sistema che ha come obiettivo quello di insegnare a lavorare con gli altri.
Qui il docente funge da organizzatore, in quanto la vera attività di tutoring avviene tra pari e, quindi, tra studenti.
Così facendo, non solo è possibile imparare a lavorare con gli altri, ma si comprende anche cosa vuol dire aiutarsi e sostenersi reciprocamente.
Questo modello risulta, fra l’altro, particolarmente adatto da inserire all’interno della didattica individualizzata.